Clarence Seedorf è diventato allenatore del Milan in uno dei momenti più difficili della recente storia del club. I risultati non arrivano e dopo la cocente eliminazione in Champions League per mano dell’Atletico Madrid si sono moltiplicati i dubbi sulle capacità dell’olandese.
Sembra che tra il tecnico e la squadra non sia ancora scattata empatia. I motivi vanno ricercati nelle disparità di trattamento (Balotelli) che non sono state gradite e a Madrid si sono intraviste crepe nello spogliatoio. Vi sono perplessità sulle riunioni tattiche per reparti, sulla presenza costante dello psicologo accanto al mister che fa sentire l’interlocutore in analisi, sulle attenzioni quasi esclusive ai titolari, sugli allenamenti soltanto con la palla che lasciano la squadra in riserva. Il saggio Tassotti consiglia molto meno di prima. A Milanello parla quasi solo Seedorf.
Fonte: La Gazzetta dello Sport