Milan-Juventus, divise da 31 punti ma sempre al top in Italia: ecco i 10 motivi

Juve Milan
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La classifica è impietosa, il dominio tecnico della Juve non concede appelli immediati. Eppure domani sera a San Siro si trovano di fronte le due corazzate del calcio italiano. Il Milan vive una stagione di trapasso, eppure ha tutti i numeri economici per stare al passo con i campioni d’Italia in carica. Lo dice la storia, ma anche i progetti, con le relative ambizioni. Con le innegabili contraddizioni proviamo a mettere in fila tutti gli elementi di contatto e di rivalità. Condensiamo l’analisi in dieci punti: un decalogo che aiuti a capire meglio cosa c’è dietro questa sfida che, non a caso, attirerà circa 80 mila spettatori, con il tutto esaurito.

1 DISTACCO Quei 66 punti bianconeri contro i 35 dei rossoneri parlano chiaro: i 31 punti di differenza sono da record. Mai era accaduto che i rossoneri fossero così lontani in classifica da quando ci sono i 3 punti. Soprattutto se ricordiamo che nel 2010 (quando Andrea Agnelli debuttò da presidente) le partite erano invertite con i bianconeri dietro di 17 punti. E quello fu l’anno dell’ultimo scudetto milanista. Poi, ha vinto solo la Juve e questa stagione è destinata a chiudersi con lo stesso verdetto.

2 MERCATO In queste ultime stagioni i duelli sul mercato si sono sprecati, rischiando di compromettere i tradizionali buoni rapporti tra i club, il Milan ha corteggiato a lungo Tevez, ma alla fine l’argentino ha scelto i bianconeri. E nel mezzo mettiamoci anche le frizioni per Balotelli, anche lui conteso prima dell’approdo in rossonero di un anno fa. Poi, il passaggio di Matri al Milan ha chiuso le ostilità. Anche in Lega è tornata un’aria più tranquilla. Almeno per ora.

3 I DEBUTTANTI Invece a gennaio le due società hanno seguito strade simili. Galliani ha messo a segno una serie di colpi a costo zero: Rami, Taarabt, Honda ed Essien. Invece la Juve s’è assicurata Osvaldo, anche lui in prestito gratuito. Probabilmente saranno tutti in campo. Di sicuro c’è il debutto di Seedorf, arrivato strada facendo. Così come Barbara Berlusconi è alla prima in questa sfida nella nuova veste di vice-presidente e a.d. in condominio con Galliani.

4 FATTURATO Nella scorsa stagione la società di corso Galileo Ferraris ha compiuto un sorpasso storico nella classifica dei fatturati. Il bilancio 2012-13 ha portato la Juve a quota 272,4 milioni di euro contro i 263,5 del Milan. Così i bianconeri sono balzati all’ottavo posto nel ranking della Deloitte, mentre i rossoneri si sono piazzati al decimo. Incidono i ricavi dello Juventus stadium e i profitti della Champions.

5 MONTE STIPENDI La società di Berlusconi nell’ultima stagione ha speso circa 105 milioni per gli stipendi-base dei propri calciatori. La Juve ora è davanti, a quota 115. L’osservazione è che i rossoneri nelle ultime stagioni hanno fatto una cospicua cura dimagrante (nel 2011 erano a 180). È cresciuta la spesa bianconera, in linea col trend della squadra. Ma senza pazzie.

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SPONSOR TECNICO Su questo fronte primeggiano ancora i rossoneri. Con il contratto in corso Adidas garantisce 25 milioni al club di via Aldo Rossi, mentre Nike garantisce alla Juve 16,5 milioni. Dal 2015, però, anche la società di Agnelli va con Adidas e avrà 31,5 milioni a stagione sino al 2021. Tuttavia l’azienda tedesca dal 2015 garantirà anche ai rossoneri 31 milioni sino al 2023 con valore indicizzato…

7 AREA COMMERCIALE Su questo fronte il Milan è ancora saldamente primo. Nell’ultima stagione Deloitte attribuisce al Milan ricavi per 96,2 milioni e alla Juve introiti per 68,4 milioni. Sono le società-guida in Italia. E Barbara Berlusconi si prefigge di fare ancora meglio.

8 TIFOSI La Juve ha da sempre il seguito più ampio in Italia. Su 25 milioni di appassionati i bianconeri toccano i 9 milioni di sostenitori con il 27,5%. In questo caso il Milan tocca i 6 milioni ed è al 16,2%. In questo caso è terzo perché è preceduto dall’Inter con il 16,5%.

9 SOCIAL NETWORK Il Milan ha aperto la strada sui new media e i risultati sono al top. Su Facebook ha 20 milioni e 200 mila amici, mentre su Twitter conta già 1,9 milioni di follower. Dal suo canto la Juve conta 10 milioni 560 mila seguaci, mentre su Twitter ha appena sfondato un muro significativo: un milione e 83 mila affezionati. La rincorsa è frenetica, la costante è che le due big si contendono il primato anche su questo versante futurista.

10 CHAMPIONS La storia dice che il Milan è il club italiano più titolato con 7 Champions in bacheca. Invece la Juve è a quota due e aspira a tornare ad alzare prima o poi la coppa con le orecchie. Ad accomunarli c’è quel maggio 2003 a Manchester. E’ stata l’unica volta in cui due società italiane si sono affrontate in finale. Quella sera vinsero i rossoneri ai rigori. L’auspicio è che quell’evento possa ripetersi. Consideriamolo un appuntamento beneaugurante.

Fonte: Carlo Laudisa (Gasport)

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