Demetrio Albertini, vicepresidente della Figc, ha dichiarato quanto segue nel corso dell’intervista concessa al Corriere della Sera: «Seedorf ha preso la squadra in un momento difficile: non voglio dire che è un azzardo scommettere su di lui e nemmeno che sarà un grande tecnico perché è stato un grande giocatore. Ha il compito difficile di trasferire le sue idee di gioco dando comunque equilibrio alla squadra. È fondamentale la disponibilità dei giocatori. Nel mio Milan era la vecchia guardia a trasmettere la visione del lavoro. Nello spogliatoio di oggi manca una coscienza storica? Noi avevamo il senso di appartenenza, quello che gli spagnoli chiamano il “compromiso con il club”, il sentirsi il primo socio del tuo club. Ma alla mia epoca c’erano 14 giocatori di Milano, ora ci sono moltissimi stranieri. Futuro al Milan? Finora non si è parlato di un mio ingresso con un ruolo specifico: incontro le persone che lavorano al Milan, cioè Barbara Berlusconi o Galliani, in sede o allo stadio. Se mai dovesse arrivarmi una proposta la valuterò.Da 8 anni il mio impegno è dietro una scrivania; qui in Figc sono vicepresidente. Oggi non so cosa rispondere perché non c’è un’offerta precisa».