C’è un pretendente che merita attenzione per il futuro azionario del Milan. Arriva dal Qatar, precisamente dalla famiglia Al Thani, proprietaria di Al Jazeera oltre che del Paris Saint Germain. Oggi come oggi questo scenario non può avere conferme ufficiali. Per tante ragioni, tutte importanti. Ma il dialogo ai massimi livelli sta procedendo su un fronte parallelo: quello televisivo. E l’entourage di Silvio Berlusconi sta concertando con gli uomini dello sceicco una linea comune che deve fare i conti con mille difficoltà circostanti. A cominciare dai difficili equilibrio nel duopolio Sky-Mediaset sul fronte Premium.
Non è un mistero che il progetto internazionale di Bein Sport ponga il mercato italiano al centro dei propri interessi. Il ramo sportivo della tv qatariota è già entrato da leader in Francia ed è appena sbarcato negli Usa con grandi ambizioni: tanto è vero che il matrimonio Beckham-Psg sia legato a futuri progetti anche nella Major League.
Ma nell’agenda dei vertici di Doha l’attenzione per l’Italia non è meno strategica. E il dialogo con Mediaset è nato proprio per cementare una partnership importante a medio termine. Non a caso proprio nelle scorse settimane un broker internazionale (Pitch) abbia messo le mani sui diritti italiani della Premier League per la stagione 2015-16, soffiandoli proprio alla tv di Murdoch. Ma prima che scadano gli attuali contratti della Lega di serie A con Sky e Mediaset bisogna arrivare al 2015 e Bein Sport deve fare i propri passi con cautela. Ciò spiega come l’asse berlusconiano con il Qatar rimanga ancora sotto traccia. Sarebbe pericoloso fornire anzitempo ulteriori indicazioni.
E poi c’è l’aspetto calcistico vero e proprio. Le norme dell’Uefa vietano le multiproprietà. Ecco perché, ad esempio, Nasser El Khaleifi, presidente del Psg e responsabile di Al Jazeera Sport non potrà mai aver un ruolo esplicito in quest’operazione. Tanto è vero che sono allo studio soluzioni meno impegnative, ma che in prospettiva possano dare un aiuto significativo alle casse rossonere. Ciò spiega il riserbo attorno a questa storia. Tuttavia lo stesso Silvio Berlusconi qualche settimana fa aveva così commentato i suoi rapporti con il mondo qatariota. “Non ho bisogno di andare a Doha, abbiamo ottimi rapporti con gli sceicchi: in estate abbiamo già venduto loro due nostri giocatori“. Ovviamente si riferiva alla super-vendita di Thiago Silva e Ibrahimovic al Psg per 67 milioni di euro. Un’operazione che ha permesso al Milan di riportare il dissestato bilancio in pareggio. Ora siamo nella fase due, quella dei rinforzi.
Fonte: Gazzetta.it