Intervista all’agente Fifa Antonio Caliendo, esperto di calcio internazionale, riguardo all’arrivo al Milan di Adel Taarabt:
Antonio Caliendo, non tutti si aspettavano un inizio simile di Adel Taarabt
“Ci troviamo di fronte a un fuoriclasse. Si può stupire solo chi non conosce questo ragazzo. Credo che Galliani abbia fatto davvero un colpaccio”.
Che ricordi ha di Taarabt?
“Grandissimo talento, non a caso molte squadre gli avevano messo gli occhi addosso. Alla fine andò al Tottenham, ma purtroppo non me lo sono goduto abbastanza avendo poi lasciato il club”.
Cosa ci si può aspettare ancora da lui?
“Io dico che non ha dimostrato ancora nulla. Può dare molto di più e dico che sarà la sorpresa della Serie A, come lo fu Kakà al primo anno al Milan”.
Eppure in Inghilterra non è riuscito a esplodere
“Ci sono tanti fattori da tener presente. Alcuni giocatori che non riescono ad esprimersi al meglio perché a livello psiologico non si trovano bene a vivere in un determinato contesto, che magari che lo tiene in ansia. Se trova il gusto ambiente può dare il meglio di sé. L’aspetto psicologico è importante. Lui è uno di quei ragazzi che dovrà fare questo salto di qualità, deve dimostrare che il suo calcio lo apprezzano dappertutto e non solo in un posto”.
Si dice che abbia un bel caratterino…
“Sì, diciamo che era consapevole di essere una nuova stella e praticamente faceva tutte le cose negative di solito fanno i ragazzi che si sentono già campioni sin da giovani. Un po’ come Balotelli o Cassano. Ma non è detto che non maturino, se non con qualche anno di ritatrdo”.
L’Italia può essere terreno fertile per il suo talento?
“Indiubbiamente sì, ci sono molti casi simili. Per fare un nome Maradona: intendiamoci, lui avrebbe potutogiocare su tutti i campi del mondo ma a Napoli aveva il suo habitat naturale”.
Fonte: Milannews.it