Sette minuti per siglare il primo gol con la maglia del Milan ed entrare a suo modo nella storia del club. L’esordio di Adel Taarabt in maglia rossonera è stato di quelli da ricordare, ma non da record, tra i giocatori stranieri, per un solo minuto. Meglio di lui infatti ha fatto solo Weah nel 1995, segnando all’esordio in casa del Padova dopo appena sei minuti. Il marocchino però è in buona compagnia: da Van Basten ai compagni Balotelli e Pazzini.
Di “prime” da urlo ne è piena la storia del Milan, ma senza andare troppo in là con i tempi, se ne possono ricordare dieci significative per importanza, straordinarietà o illusione. Il primo da citare è sicuramente quello più veloce, difficilmente battibile: Alberto Paloschi, il 19 febbraio 2008, esordisce in Serie A e va in gol al 62′ contro il Siena dopo appena 18 secondi dall’ingresso in campo, per la gioia di Ancelotti visto che il suo sarà il gol decisivo nell’1-0 finale. Detto del gol più veloce di uno straniero all’esordio di Weah dopo 6′ in Padova-Milan 1-2 del 1995, quello di Taarabt al Napoli, arrivato al 7′, si piazza al secondo posto della speciale classifica. La buona compagnia però non manca di certo.
L’indimenticabile Marco Van Basten raddoppiò nel 1987 segnando al debutto sia in Coppa Italia contro il Bari che in campionato contro il Pisa. Shevchenko poi, giusto per citare un altro giocatore straniero rimasto nel cuore dei tifosi rossoneri, andò subito in gol a Lecce al suo arrivo in italia nel 1999. Bierhoff e Balotelli a distanza di quindici anni l’uno dall’altro si presentarono invece al nuovo pubblico con una doppietta, rispettivamente contro Bologna (12-9-1998) e Udinese (3 febbraio 2013). Meglio di loro ha fatto invece Pazzini, sempre nel campionato scorso e sempre contro il Bologna, realizzando una tripletta all’esordio capace di spazzare via ogni dubbio sullo scambio con l’Inter con Cassano.
In questa speciale raccolta però c’è spazio anche per l’illusione, tutta brasiliana, diversa nella forma ma molto simile nella sostanza. Il 9 settembre 2006 San Siro apprezza e accoglie le giocate, con tanto di gol alla Lazio all’esordio, di Ricardo Oliveira, l’erede designato di Shevchenko. Attese rimaste tali fino alla cessione a fine stagione. Stessa sorte finale per un fuoriclasse mancato come Pato, finito male in Brasile dopo numerosi infortuni, ma anch’egli capace di infiammare il pubblico milanista all’esordio con giocate di classe e il primo gol ufficiale, arrivato contro il Napoli nel 5-2 del 18 gennaio 2008.
Fonte: Sportmediaset