Milan, Ravezzani: “In campo non ci sono Van Basten e Gullit, Seedorf deve capire i limiti della squadra”

ravezzani

Fabio Ravezzani, direttore e responsabile di sport e news per Telelombardia, Antenna3 e Videogruppo, ha parlato di Milan e della partita di sabato scorso contro il Napoli ai microfoni di Spaziomilan.it

Sabato sera come ha visto il Milan contro il Napoli? “Non ho visto un bel Milan sabato. Sembra non andare bene nulla, né i giocatori e né il modulo. I rossoneri hanno commesso gli stessi errori delle scorse partite e subiscono troppo nelle ripartenze. Lo stesso era accaduto contro l’Udinese, contro il Torino e adesso contro il Napoli. Il meccanismo non funziona e il Milan non può pensare di crescere continuando a giocare con il 4-2-3-1″.

Si può già parlare di fallimento per Seedorf o è ancora presto? “Credo che non si possa ancora parlare di fallimento, Seedorf è presuntuoso ma molto intelligente. Troverà il bandolo della matassa ma per velocizzare i tempi dovrebbe essere la Famiglia Berlusconi ad intervenire. Il suo sponsor maggiore dovrebbe far capire all’olandese che il modulo con cui sta giocando porta più rischi che benefici. Sbilanciarsi in attacco va bene ma non in maniera scriteriata“.

Si aspettava un esordio simile per Taarabt?“Onestamente è andato molto oltre alle mie più rosee aspettative. E’ un giocatore che nel bene e nel male ha un carattere molto forte, come Cassano. Ha giocato molto bene, aveva voglia di dimostrare tutto il suo valore ed è riuscito. La speranza è che adesso mantenga il livello raggiunto. Una cosa è certa, ha fatto molto più Taarbat in una partita che Honda in un mese“.

Che impressione si è fatto sulle lacrime di Balotelli? “Quando vedo un uomo o una donna piangere, mi commuovo. Rispetto il dolore e le lacrime di Balotelli, ha mostrato il suo lato più umano e fa capire a tutti quanti problemi abbia. Problemi che spesso noi giornalisti sottovalutiamo“.

Che possibilità ha questo Milan in Campionato? E in Champions League? Ormai c’è davvero poco da sperare sia in Campionato che in Europa. E’ tardi per tutto. Il Milan dovrebbe fermarsi, pensare a migliorare i lati negativi e comprendere che questa è la strada sbagliata“.

Cosa servirebbe al Milan per ritornare grande? Ai rossoneri serve un allenatore che conosca la teoria oltre che alla pratica. Il 4-2-3-1 non è il modulo che fa per il Milan, soprattutto con quest’organico. Dobbiamo ricordarci che in campo non ci sono Van Basten, Gullit e Papin ma con tutto il rispetto ci sono Pazzini, Honda e Taarabt. La squadra è troppo sbilanciata in avanti e con poche idee, anche con in campo le tre leggende il Diavolo farebbe fatica anche perché ci sono grosse lacune negli altri reparti. Un allenatore dovrebbe capire quali sono i limiti del proprio team prima di esaltare le qualità“.

Redazione milanlive.it

Gestione cookie