MILAN BROCCHI- Intervistato da Milan Channel, Cristian Brocchi, attuale allenatore degli allievi rossoneri di I e II divisione, ha parlato a 360 gradi:
“L’Al Kass International Cup? Sono molto contento che i ragazzi hanno avuto la fortuna di partecipare ad una manifestazione così importante, hanno potuto vedere realtà calcistiche diverse con varie mentalità. Seedorf? La volontà di Clarence è dare delle sicurezze a questa squadra, anche giustamente dal punto di vista difensivo però allo stesso tempo vuole permettere ai giocatori di qualità di esprimersi al meglio. Andare a Madrid per osservare l’Atletico è un segnale di mentalità, di DNA, hai più sicurezza nell’andare dai tuoi giocatori e dirgli dove colpire dopo aver osservato il futuro avversario. Nelle partite importanti Clarence lo volevamo sempre titolare, sempre. Chi l’ha vissuta tanto sa che in questo tipo di partite tutto può succedere, anche se è un Milan in cantiere a giocarsela, dobbiamo far trovare un San Siro pieno, un San Siro delle grande occasioni e vedrete che l’Atletico non giocherà così tranquillo. Bonera? Daniele è un ragazzo che sa ben comportarsi nell’1 contro 1 ma capita di sbagliare. Per me il suo errore dipende più che altro dal fatto che si è girato dalla parte sbagliata, ma può capitare di sbagliare anche perché sul gol di Immobile secondo me nessuno ha dato copertura a nessuno. Honda? Keisuke in una squadra con lo zoccolo duro già formato avrebbe avuto il tempo giusto per potersi ambientare gradualmente adesso invece gli si chiede di entrare in campo e dimostrare già tanto in una squadra che sta nascendo. Come schiererei la squadra? Mi piacerebbe vedere Montolivo centrocampista con di fianco un giocatore che lo aiuta, Emanuelson spostato in avanti, perché ha degli spunti interessanti nell’uno contro uno e a quel punto si può giocare con Balotelli, Pazzini e Kakà nel suo ruolo di trequartista che può far male. Gli allievi? La mia squadra è ricca di individualità e io proprio per questo sto puntando molto sul fare gruppo. Se si ha una squadra forte la si vuole migliorare sempre di più, bisogna mettere in risalto le migliori qualità per arrivare a realizzare ciò che mi chiede la società. Cutrone? Patrick è stato il capocannoniere dell’Al Kass International Cup, ha grandi potenzialità e se avrà voglia di migliorarsi continuerà a fare bene. È un giocatore a cui piace prendere palla e scontrarsi con l’avversario, è tutta una questione di mentalità e di approccio agli allenamenti perché il rischio di questi ragazzi è sentirsi giocatori quando ancora non lo sono, bisogna stare attenti. Abbiati? Se hai la serenità per accettare un ruolo da secondo puoi andare avanti per tanti anni anche perché Christian ha una personalità talmente forte che non ha problemi, non è mai stato sleale verso i suoi compagni, anche quando Dida era il titolare”
La Redazione di Milanlive.it