MILAN TORINO- Alberto Rimedio, noto giornalista Rai, intervistato da TorinoGranata.it, ha analizzato la partita fra il Milan e i granata.
Passando alla gara di questa sera, il Milan ha quattro punti in meno dei granata che sono a un punto dal quinto posto che garantisce l’accesso diretto all’Europa League e sono sesti alla pari con Parma e Verona. Quanto è delicata per il Torino la partita con il Milan?
“Delicata perché il Torino meriterebbe una vittoria di prestigio, che manca con le grandi squadre da tantissimo tempo e sarebbe il coronamento di un campionato che fino a questo momento è stato estremamente positivo. Infatti ha garantito al Torino innanzitutto la tranquillità, in secondo luogo una discreta qualità di gioco che non fa mai male poiché i risultati sono arrivati attraverso partite ben giocate e questo è importante e poi si è garantito la possibilità di acquisire autostima per puntare all’Europa League. Questo piazzamento sarebbe una specie di scudetto per la squadra considerando che sta compiendo un processo di crescita che si completerebbe proprio grazie al piazzamento utile per l’Europa League”.
Da una parte Cerci e Immobile e dall’altra Kakà, Honda, Pazzini e Robinho se giocherà, sulla carta il Milan è più forte, però i due attaccanti granata hanno segnato venti gol e i quattro rossoneri nove.
“Il Milan sulla carta è più forte, però anche le due ultime vittorie che ha ottenuto contro il Verona e il Cagliari sono arrivate nei finali delle partite e tra l’altro in maniera abbastanza fortunosa, quindi il Milan è un cantiere aperto che prova a trovare gli equilibri giusti, ma la strada è ancora lunghissima. Il Torino, invece, ha un’organizzazione di gioco consolidata, il fatto di giocare fuori casa sicuramente non aiuta perché mancherà in parte il sostegno del popolo granata che per una squadra come il Toro è sempre stato estremamente importante. Credo che l’esito della partita sia del tutto incerto e che il Torino possa, considerate le caratteristiche dei suoi attaccanti che negli spazi aperti possono essere devastanti, mettere in grande difficoltà una difesa come quella del Milan, che ha dimostrato anche nelle ultime partite di avere tanti problemi ed è il reparto più debole della squadra rossonera”.