MILAN INNOCENTI- Appena arrivato a Barletta, Alessio Innocenti, centrocampista classe 1993 di proprietà dei rossoneri, si è raccontato a Barlettalive.it
Arrivo in ritardo di un anno
«So che c’è stato un interessamento del Barletta nella scorsa annata, ma sono contento di essere qui, è una piazza di cui mi hanno parlato bene».
Sulla condizione fisica
«Sto bene, anche se ho giocato poco negli ultimi sei mesi mi sono allenato sempre al massimo. Il ritmo-partita conta, ma sono determinato a fare subito bene.
Sulla posizione in campo
«Ho parlato il primo giorno con il mister, è stato un discorso abbastanza veloce, sul ruolo non ho problemi. Mi piace giocare sia in un centrocampo a tre che a due, mi piace attaccare gli spazi».
Sull’ambientamento
«Non conoscevo nessuno dei ragazzi che ho trovato a Barletta, ma mi sono trovato subito bene. Non ho ancora parlato con il presidente, ma spero di farlo nei prossimi giorni».
Sullo scarso impiego con Pro Vercelli e SudTirol
«Quando sono andato alla Pro Vercelli mi sono trovato bene, ho avuto qualche problema fisico che mi ha frenato. Negli ultimi sei mesi sono stato bene, lavoravo al massimo, ma ho giocato poco»».
Sul suo soprannome, “El locro”
«Due anni fa mi ha dato questo soprannome un giornalista del Milan: mi ha dato questo appellativo che in realtà non vuole dire niente. Assomiglia a Loco che vuol dire pazzo, ma non sono affatto pazzo (ride, ndr)».
Gli obiettivi
«Il dg Martino mi ha parlato del progetto che c’era con questa squadra e soprattutto mi ha dato tanta fiducia: l’obiettivo per me e per la squadra è quello di fare sempre meglio e di disputare un bel girone di ritorno. Voglio fare bene con questa maglia».
Pronto per l’impiego
«Sono già pronto per Salerno, poi starà al mister decidere se impiegarmi o meno».
La tifoseria di Barletta
«E’ un mondo tutto da scoprire, ho sempre giocato al Nord Italia, è una realtà che mi intriga molto: so di una tifoseria molto calda, passionale, e non vedo l’ora di giocare davanti a loro».
Sul cambio di girone
«So che sono due campionati diversi, io credo che questo girone sia un pò più difficile, il campo dirà tutto».
Sul cambio di procuratore
«Mino Raiola è una grande persona, con lui mi sono trovato molto bene all’inizio: forse era un pò troppo importante per me, ho deciso di cambiare perchè non stavamo lavorando bene insieme, così ho deciso di cambiare con Gianluca Libertazzi, con il quale mi trovo molto bene».
Il sogno nel cassetto
«Sì, si può dire, sono cresciuto nel Milan, poi parliamo di una grande squadra. Certo che mi piacerebbe tornarci un giorno, ma per ora penso a fare bene solo con il Barletta. Sono pronto».