(M. Pasotto) – Probabilmente non era questo che Seedorf intendeva per dolcezza quando ha illustrato la sua visione sul carattere di Balotelli. E probabilmente non è vero – come diceva spesso Allegri e come ha iniziato a raccontare anche Clarence – che Mario sta migliorando e non cadrà più in certi errori. Un black-out che in questo caso macchia l’ennesima dimostrazione di quanto sia un giocatore indispensabile per il Milan. Ieri il Balo c’è ricascato per l’ennesima volta. È successo dopo la sua punizione che ha portato il Milan al pareggio, a una manciata di minuti dal fischio finale di una partita in cui i tifosi cagliaritani gli hanno riservato il consueto trattamento a base di insulti più o meno continui: quando la palla è terminata in rete Mario si è rivolto verso la curva Nord degli ultrà rossoblù e, dopo averli zittiti portando come al solito l’indice alla bocca (era successo anche un anno fa dopo il rigore del pareggio a Is Arenas), ci ha messo il carico da undici muovendo ripetutamente una mano all’altezza delle parti basse. Aveva fatto qualcosa di simile, ma in modo meno plateale, al termine del derby dello scorso febbraio (il giudice sportivo gli diede diecimila euro di multa). Un gesto molto volgare, che ovviamente ha reso incandescente il finale di partita.
Determinante Doveri l’ha ammonito per comportamento non regolamentare (eccesso di esultanza) e questo cartellino porta con sé una notizia cattiva e una buona: quella cattiva è che Mario era diffidato, e quindi salterà la sfida col Toro di sabato prossimo (circostanza, questa, che aumenta il grado di colpevolezza di Mario); quella buona è che, in presenza di un arbitro che l’ha sanzionato dopo aver visto l’accaduto coi propri occhi, il Balo non rischia un’eventuale prova tv. La partita, dopo qualche scintilla in area con Cossu, si è conclusa con Seedorf che al fischio finale ha preso con sé Mario e l’ha spedito assieme ai compagni sotto il settore dei tifosi milanisti. Perché era giusto che la festa prendesse il sopravvento sulle polemiche. Ancora una volta – e questo è il lato della medaglia che luccica – Mario è stato determinante nel rimettere la squadra sulla strada giusta. Un gol decisivo, e con questo fanno tre timbri consecutivi (Verona e Udinese prima di ieri), più primato personale di reti stagionali in rossonero (13 contro le 12 della scorsa annata). Un rendimento che induce Seedorf a proteggere il ragazzo, più che ad arrabbiarsi: «Gli ho detto di stare tranquillo perché lo capisco, non è bello l’atteggiamento dei tifosi nei suoi confronti. È migliorato molto negli ultimi mesi e continuerà a farlo. Sta rispondendo bene. Dobbiamo aiutarlo nella crescita perché è un patrimonio italiano. Sono sicuro che i suoi errori faranno sempre meno notizia. Gli ho detto che può contare su di me».
Fonte: Gazzetta dello Sport