MILAN TAGLIO COSTI – E in casa Milan inizia il periodo della spending review. Va bene la rivoluzione tecnica e dirigenziale voluta da Barbara Berlusconi, ma le casse rossonere hanno bisogno di respirare dopo anni di libidinosi acquisti e ingaggi da top. Ecco perché il club già in estate ha chiesto e ottenuto la decurtazione dell’ingaggio a Kakà e fatto la stessa cosa con Essien pochi giorni fa, il quale ha rinunciato a 2 milioni di euro netti per giocare nel Milan di Seedorf. Nel frattempo il tetto ingaggi scende a 2.5-3 milioni netti annuali per i calciatori e si studiano le strategie per ottenere nuovi introiti dal marketing. E tutto ciò dipenderà da Lady B, la nuova amministratrice dei beni rossoneri.
Fonte: Corriere dello Sport