Milan, buona la prima per Seedorf: c’è molto da lavorare, ma la strada sembra quella giusta

AC Milan v Hellas Verona FC - Serie A

Chi ieri si aspettava di vedere un Milan dal gioco spumeggiante dopo soli pochi allenamenti diretti da Clarence Seedorf sarà rimasto probabilmente deluso, ma era impossibile che l’olandese riuscisse già in quell’intento.
Il primo compito di Seedorf era ed è quello di ridare morale e stimoli ad una squadra che in questi mesi ha deluso ampiamente e che solo di rado ha onorato la gloriosa maglia che ha indossato. Se Clarence riuscirà ad agire sulla testa dei giocatori, di conseguenza anche le  gambe ne trarranno beneficio e allora potremo vedere finalmente un Milan che gioca a calcio in maniera sicuramente più piacevole ed efficace.

Nei primi 20 minuti  di gara la pressione dei rossoneri è stata elevata, così come il possesso palla che però spesso è sembrato troppo sterile e privo di verticalizzazioni in grado di mettere costantemente in pericolo la porta del Verona. Poi c’è stato un calo e si è andati avanti a fiammate dei singoli fino al forcing finale che ha poi portato al goal di Balotelli su rigore. Un film già visto in passato con Massimiliano Allegri, con la differenza che questa volta abbiamo visto nei volti dei ragazzi una determinazione ed una grinta che sembravano essersi smarrite.

L’attacco milanista è composto da giocatori che vogliono prevalentemente la palla sui piedi e su questo aspetto Seedorf dovrà lavorare molto. C’è bisogno di più movimento e di maggiore profondità. Balotelli è sembrato il più ispirato, Kakà solo a sprazzi. Male Robinho e Honda. A centrocampo il duo Montolivo-De Jong ha cominciato bene, calando però alla distanza. Il capitano rossonero ha sbagliato diversi palloni e ne ha persi alcuni in situazioni pericolose. La difesa ha retto. Abbiamo visto un Zapata molto concentrato e ci auguriamo che possa proseguire in questa direzione. De Sciglio più propositivo rispetto alle ultime uscite ed un Emanuelson sempre più in confidenza con il ruolo di terzino.

Seedorf ha deciso di giocare con il 4-2-3-1, un modulo che con questi interpreti non dà garanzie in termini di equilibrio. Sarebbe molto utile avere Stephan El Shaarawy a disposizione, ma purtroppo il Faraone rientrerà solo nel mese di marzo. Clarence ha molto lavoro da fare, ma sembra che la strada intrapresa sia quella giusta e la sua voglia di creare un gruppo coeso (bella l’idea dell’abbraccio post partita nello spogliatoio) è il primo passo necessario per restituire ai tifosi un Milan migliore e che andrebbe rinforzato sul mercato.
Valuteremo comunque meglio l’operato di Seedorf e della società a fine mese. Intanto godiamoci questa vittoria e pensiamo alla prossima partita di Coppa Italia contro l’Udinese mercoledì’ sempre a San Siro.

Matteo Bellan – www.milanlive.it

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