Come sarà l’accoglienza di San Siro a Clarence Seedorf? L’unica cosa certa è che non sarà come avrebbe dovuto e potuto essere. Il cuore del tifo rossonero anche oggi non potrà infatti esporre i propri striscioni e sventolare le bandiere più grandi. Non si tratta di uno sciopero del tifo, ma di una conseguenza del giro di vite adottato dalla questura milanese dopo gli incidenti di Milan-Ajax dello scorso 11 dicembre. La Curva Sud, questa volta, aveva regolarmente inoltrato al Milan la richiesta di
autorizzazione come materiale coreografico, in quanto striscioni e bandiere sono di grandi dimensioni. Ma il Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) ha risposto al Milan con una raffica di «non si autorizza». A questo punto è ipotizzabile che la Curva Sud faccia ricorso al Tar per far valere le proprie ragioni in quanto non è ipotizzabile, se non altro per ragioni di costi e
tempi, cambiare tutti gli striscioni e le bandiere sui quali compare il viso di un ragazzo coperto da un foulard. Il simbolo della Sud è un’immagine che, secondo le valutazioni del Gos, si configura come un’istigazione alla violenza. E così anche
oggi la Curva Sud apparirà senza colore. Impossibile, invece, capire come si organizzeranno i ragazzi della Sud per poter almeno cantare. I megafoni sono vietati e negli ultimi tempi si sono moltiplicati multe e daspo per chi non se ne sta al proprio posto e per chi, dalla transenna, lancia i cori. Eppure, almeno la voce, i ragazzi della Sud vorrebbero tirarla fuori per salutare il nuovo allenatore. Se non altro, per augurargli buon lavoro.
Fonte: Gazzetta dello Sport