MILAN ALLEGRI- Intervstato da rivieraoggi.it, Maurizio Compagnoni ha parlato dell’esonero di Allegri e della scelta di puntare su Seedorf come nuovo allenatore del Milan:
“Sul 2 a 0 ho pensato che sarebbe finita in goleada. Ma appena il Sassuolo ha segnato l’1-2 ho capito che l’avrebbero raddrizzata. E’ una costante del calcio italiano, se l’allenatore è in partenza la squadra molla. Accadde con Lippi, Eriksson, Mancini, Stramaccioni. Inoltre, i rossoneri in Campionato non lottavano più per niente, erano scomparse le motivazioni. E’ normale che succeda quando il terzo posto è lontano 20 punti, è questione di inconscio. Almeno adesso con Seedorf i giocatori avranno l’interesse a mettersi in luce agli occhi del mister, che sarà quello che lì guiderà pure l’anno prossimo. Gli errori furono due. Confermare Allegri da una parte e accettare dall’altra, rifiutando un contratto biennale della Roma, che ti dava più soldi e ti garantiva una rosa più forte che era reduce da due fallimenti consecutivi. C’era solo da guadagnare nella Capitale e solo da perdere al Milan, con un presidente che oltretutto non lo digeriva. La passata stagione fu condotta sopra i limiti, quest’anno non poteva che andare così. Poi è ovvio che i 22 punti non rappresentano la reale forza della squadra. Non so se quella di Seedorf sia una buona scelta o meno. Giocava fino all’altro ieri, è alla primissima esperienza. La tempistica d’ingaggio è perfetta, non ha nulla da perdere. Avrà quattro mesi per fare ‘scuola guida’. Meglio che la faccia a Campionato compromesso piuttosto che il prossimo anno. Non avrà pressioni fino al primo luglio”.