Alberto Costa nel corso del suo editoriale per il Corriere della Sera ha scritto: “Comunque la si rigiri, la verità è che il sipario è calato su un tecnico che non è mai realmente entrato nello spirito del Milan. È una questione sottile, di filosofia, non semplice da mettere a fuoco, però un giorno Adriano Galliani, dopo averlo salvato per l’ennesima volta dalle ire di Silvio Berlusconi, l’ha esemplificata con chiarezza: «Allegri non ha la cultura dell’allenatore del Milan». L’allenatore del Milan infatti è monolitico, anche nei comportamenti; lui invece, con il trascorrere dei mesi, ha cavalcato la strada di una gestione raffazzonata dello spogliatoio, con giocatori coinvolti a seconda delle necessità oppure emarginati: e ieri tre di costoro, incluso uno certamente tra i colpevoli del tracollo di Reggio, ne hanno approfittato per esultare in maniera plateale alla notizia della sua cacciata. L’allenatore del Milan impone le regole e ne pretende il rispetto, esibendo la mascella come Fabio Capello oppure scatenando il giustizialismo di Gattuso come faceva Carlo Ancelotti: il Milan di questi mesi invece aveva smarrito qualsiasi tipo di regola“.
Redazione Milanlive.it.