MILAN KAKA’ – Protagonista assoluto della gara contro l’Atalanta ecco le parole di Ricardo Kakà in conferenza stampa: “Non so come spiegare i 101 gol con il Milan, se penso a quello che ho fatto sono davvero tanti, è tutto davvero molto bello. Sono contento di fare parte della storia di questo club, poi sentire il nome di Gianni Rivera accostato al mio… Ogni gol è emozionante, ha una sua storia, aspettavo questo gol da qualche partita ed è arrivato nella prima partita di quest’anno. Sono emozioni speciali, oggi è stata un’emozione pazzesca. Ogni volta che sento il coro dei tifosi, è una grande emozione perchè sento che viene dal cuore dei tifosi. Sentirlo oggi per due volte è stato il modo migliore per iniziare il 2014. Ero in ansia per questo gol, lo aspettavo da un po’. Sono davvero felice per come è iniziato il 2014, se andrò al mondiale o no si vedrà. Non ho mai pensato di essere un giocatore finito, a Madrid sono stato sotto il mio livello, ma ho sempre lavorato per cercare di ritornare me stesso. Anche al Real posso confermare che sono stato sempre un grande professionista, ero fiducioso di poter tornare a questi livelli. Io come nuovo traguardo penserei subito al 200, ma meglio pensare prima ai 110, 120. Non pensavo di lasciare questo segno nella storia del Milan, voglio essere un esempio per quelli che arrivano in questa squadra. Avevo preparato la maglia per il 100esimo gol, l’avevo già preparata da qualche partita, era in panchina. Non è mai facile esordire a San Siro, ma Cristante è stato bravo ed è bello vedere bravi giocatori che arrivano dal settore giovanile del Milan. Se non fossi andato via dal Milan non so come sarebbe andata, l’esperienza di Madrid a livello personale, è stata bella. Ero abituato al fatto che le cose andassero sempre bene. La mia storia nel Milan però è comunque bella così. Sono andato via sono tornato e sono contento che posso ancora dare il mio contributo. Sarà la storia a raccontare cosa avrò fatto per il Milan, certo cercherò di essere sempre d’esempio per qulli che arrivano. Per mio figlio vorrei essere un esempio come uomo più che come calciatore. Ho visto Honda molto contento di essere qui, sono convinto che ci potrà dare una mano in questa seconda parte della stagione. È un giocatore molto tecnico, può portare tante cose buone per noi. Sarà il mister a decidere la sua posizione, io lo vedo come un trequartista, come centrocampista avanzato, ma sarà il mister a decidere dove collocarlo, troverà una maniera per farlo adattare il più presto possibile. Siamo contenti del suo arrivo“.
La redazione di milanlive.it