Il procuratore di Cremona: “Posizione marginale quella di Gattuso ma dovevamo indagarlo, la perquisizione? Vi spiego…”

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PROCURATORE CREMONA – Il Procuratore di Cremona, Di Martino, colui che sta coordinando le indagini sul calcioscommesse, è stato intervistato da La Repubblica. Ecco le sue dichiarazioni riguardanti Gattuso: “Gattuso è uno delle centinaia di indagati dell’indagine. Mi è dispiaciuto molto sentire e vedere certe cose. La sua è una posizione collaterale, quasi marginale. Perchè indagarlo? Perché dovevamo. A me personalmente Gattuso sta anche molto simpatico, ho tifato per lui in nazionale quando giocava. Ma avrei fatto onore al mio mestiere se avessi avuto per lui un trattamento diverso a quello di un qualsiasi altro cittadino? Gattuso è campione del mondo per la storia. Ma non può esserlo per la giustizia. L’iscrizione, vorrei ricordare, è un atto a garanzia dell’indagato. E comunque ci sono delle risultanze, e delle coincidenze diciamo così, tali, da meritare un approfondimento. Non potevamo far finta di niente. In Italia esiste l’obbligatorietà dell’azione penale. Perquisizione? Da che mondo e mondo le perquisizioni si fanno alle sei del mattino. Dopodiché abbiamo preso quello che cercavamo (ndr, computer e supporti informatici). Se troveremo qualcosa di interessante, verrà chiesto il rinvio a giudizio. Caso contrario, archivieremo. In un procedimento le posizioni non sono tutte uguali. Non abbiamo mica chiesto l’arresto di Gattuso. Qualcosa vorrà dire”.

La redazione di Milanlive.it

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