Dopo le due vittorie consecutive contro Celtic Glasgow e Catania c’era stata l’illusione che il Milan potesse essere finalmente uscito dalla crisi e che avrebbe potuto finalmente vincere con una certa regolarità per poter risalire la classifica. Ma a Livorno è arrivato un altro stop. Un pareggio frutto di una prestazione molto brutta da parte della squadra, che ha evitato la sconfitta solo grazie ad una autentica perla di Mario Balotelli su calcio di punizione.
L’attaccante rossonero è praticamente l’unica nota lieta della partita dell’Armando Picchi. Due reti segnate, una traversa con un tiro pazzesco da fuori area ed un’altra occasione da goal che si era lui stesso procurato. Non un rendimento continuo nell’arco dei 90 minuti, ma queste quattro fiammate importanti fanno ben sperare per il futuro. Balotelli ha ripreso a segnare e ad essere pericoloso, speriamo che che migliori ulteriormente perché questo Milan ha bisogno dei sui goal e delle sue qualità.
I suoi compagni, chi più e chi meno, hanno deluso. Difesa sempre traballante con un Gabriel che suoi goal dei toscani poteva fare qualcosa di più, con la coppia centrale Zapata-Mexes che si conferma inaffidabile e con due terzini, Poli ed Emanuelson, non brillanti. In mezzo al campo davvero negativa la prestazione di Nocerino, che ormai è sempre più l’ombra del giocatore che aveva realizzato 11 reti nella prima stagione a Milano. De Jong e Montolivo non sono riusciti a prendere in mano le chiavi del centrocampo e la squadra ne ha risentito. Birsa anonimo, El Shaarawy ancora in ritardo di condizione. Passo indietro per Kakà, che nelle ultime uscite era stato il trascinatore del Milan. Ieri è sembrato meno in palla, anche se ha regalato un assist-goal a Balotelli ed un altro a Niang, con la differenza che il secondo l’ha sciupato malamente.
Proprio con il giovane francese chiudiamo. Non lo si può certo condannare per un goal sbagliato, anche se l’occasione era veramente clamorosa, però in queste due stagioni sta dimostrando di non avere affatto feeling con il goal. Una sola rete realizzata (in coppa Italia contro la Reggina) finora. Troppo poco. Certamente per un giovane di appena 18 anni sarebbe più utile poter giocare con maggiore continuità. Per questo motivo è auspicabile che a gennaio si trasferisca con la formula del prestito in una squadra che gli consenta un certo minutaggio e ci faccia capire se in ottica futura può essere o meno un giocatore importante per il Milan.
Comunque adesso bisogna archiviare la partita di Livorno e pensare solamente all’impegno di mercoledì contro l’Ajax. Al Milan per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League basta un pareggio a San Siro. E’ un appuntamento molto importante e la squadra di Allegri è chiamata a non fallire.
Matteo Bellan