Milan, Pastorella: “Galliani-Barbara Berlusconi? Più che una pace mi sembra un compromesso”

Calcio Catania v AC Milan - Serie A
MILAN PASTORELLA – Intervistato da Milannews.it ecco le parole del giornalista di Tuttosport Pastorella riguardo la recente situazione societaria in casa Milan: “Galliani-Barbara Berlusconi? Più che una pace mi sembra di assistere ad un armistizio, un compromesso. È evidente che ognuna delle due parti ha dovuto cedere su qualcosa. Barbara sul fatto che la rivoluzione fosse più immediata e completa e anche Galliani che era amministratore delegato unico e ora divide la carica con la Barbara Berlusconi stessa. Non c’è un vincitore e uno sconfitto ma rispetto a come si era partiti. In assoluto non credo ci siamo problemi a patto che i due amministratori delegati che accettino di rientrare nei propri compiti senza invasioni di campo e vadano d’accordo. Non credo sbagliati i tempi, ma i modi sì. Non si risolvono queste cose con i comunicati alle agenzie ma con decisioni in società. Se l’intenzione di Barbara era di dare una svolta allora novembre non è il mese sbagliato perché ti consente di assettare la società e presentarti alla stagione prossima con i nuovi dirigenti. La rivoluzione non la fai ad aprile, ma fai in modo di avere a febbraio l’organigramma pronto, altrimenti di stagioni ne perdi due: quella in corso e quella successiva. Io non mi sento di dire che Galliani resterà. Per me Galliani e Barbara Berlusconi non riescono a stare così a lungo nello stesso posto. Non so cosa sia bene per il Milan, ma il mio timore è che con questo dualismo venga congelata l’attività del club. Per fare un esempio Galliani ha rinnovato il contratto Adidas per 10 anni, mentre Barbara Berlusconi era convinta a rinnovarlo per 5. Perché non ci siano invasioni di campo sarebbe opportuno che a Galliani oltre alla gestione sportiva venga dato un budget per evitare casi come quelli di Pato e Tevez. Calcio giocato? Questa la capacità migliore che ha Allegri come allenatore. Ossia la capacità di estraniare la squadra dalle polemiche e trarre anche dai momenti peggiori il meglio della squadra. Il secondo anno di Milan lui questa qualità non ce l’ha avuta e ha perso uno scudetto in pugno. Sia l’anno scorso che quest’anno la sua capacità su questo aspetto è cresciuta notevolmente”.

La redazione di milanlive.it

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