Quelli che stanno succedendo in questi giorni in casa Milan sono eventi che avranno una grandissima importanza sul futuro del club. Cerchiamo di ricostruire la delicata vicenda facendo un passo indietro e tornando al 2 novembre 2013 giorno in cui il Milan affronta in casa la Fiorentina nell’anticipo dell’11°giornata di Serie A. I viola di Montella si impongono 2-0 su un Diavolo troppo brutto per essere vero e le voci sull’esonero di Allegri diventano così numerose da formare un coro. 24 ore dopo la sconfitta, Barbara Berlusconi rilascia all‘Ansa un comunicato inaspettato quanto pungente all’indirizzo di Adriano Galliani reo di “non aver speso poco ma male“. Poche ore dopo Lady B aggiusta il tiro: sì ad un cambio di filosofia aziendale, no all’allontanamento dell’ad rossonero. Il resto è storia recente. Il danno è fatto e Galliani, con uno sfogo, decide di autodimettersi. Il comunicato è quello di un professionista (ma anche tifoso) ferito nell’orgoglio perché si, degli errori potrà pure averli commessi, ma se il Milan oggi è diventato il Club più titolato al mondo gran parte del merito va anche a lui.
Quando tutto sembrava perso il Presidente Berlusconi ha deciso di scendere in campo per la propria creatura e di mediare. Il risultato è che Galliani, per adesso, resta in società assieme a Barbara. Da oggi il Milan avrà due ad con ruoli diversi, il primo si occuperà dell’area sportiva, la seconda dell’area commerciale. Caso più unico che raro, una soluzione scelta e voluta per far coesistere, ameno per ora, il passato e il futuro del Diavolo ma anche due modelli di gestione agli antipodi. Una coppia strana da questo punto di vista. La mossa di Berlusconi, nello scegliere di unire le due visioni, è stata molto intelligente. Una cosa è certa: in casa Milan è in atto una rivoluzione, un processo di rinnovamento chiamato e voluto fortemente da Barbara Berlusconi. Sulla carta le idee proposte sono molto buone ma si sa che è difficile mettere in pratica la teoria. Troppo presto e troppo azzardato fare previsioni sul futuro.
In mezzo al marasma generale in molti si sono scordati del Milan come squadra. I ragazzi di Allegri sembrano aver imboccato la strada giusta con le convincenti vittorie contro Celtic e Catania. L’undici rossonero pare abbia ritrvato una precisa identità. Merito anche del 4-3-2-1 dsegnato da Allegri che per adesso funziona alla perfezione. Avevamo consigliato l‘albero di Natale tempo fa, precisamente in questo editoriale, e siamo lieti di apprendere che la nostra intuizione sul campo ha dato ottimi risultati. Avanti quindi così con un Balotelli in più e un Kakà trascinatore del Milan. In attesa di El Shaarawy e di altri giocatori importanti. La scalata è appena cominciata.
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