Calciomercato Milan, Chamot punta su Shevchenko: “Ha la personalità giusta per guidare i rossoneri”

CALCIOMERCATO MILAN SHEVCHENKO CHAMOT- Intervistato da MilanNews.it, José Antonio Chamot ha analizzato la situazione del Milan:

José Antonio Chamot, intanto come sta procedendo la tua carriera?

“Vorrei diventare allenatore. Sto seguendo soprattutto il calcio argentino, ma butto anche un occhio a ciò che succede in Italia e in Spagna, dove ho giocato. Lì poi ci sono ancora adesso i migliori giocatori. Recentemente ho lavorato con Almeyda al River Plate quando era in Serie B, ora sono a Rosario e cerco di incominciare l’avventura da primo allenatore”.

C’è la possibilità di vederti in Italia

“Il mio interesse è arrivare in Europa prima o poi, ma in Argentina c’è una regola dove hai l’abilitazione di andare fuori solo dopo 3 anni di panchina in patria. Negli anni ho avuto importanti consigli, da Ancelotti a Zeman a Bielsa”.

Come vedi questo Milan?

“Vedo che la situazione non è facile, ma sono cose che succedono. Certo, fa un certo effetto vedere una grande squadra in difficoltà, però penso sempre che il Milan abbia le armi per risalire posizioni. Bisogna ritrovare la fiducia della gente e avere pazienza. Anche se so che adesso di pazienza ce n’è poca”.

Credi che in Argentina ci siano giocatori adatti al Milan?

“Allo stato attuale abbiamo giovani giocatori che stanno facendo cose molto buone. Stanno diventando importanti e possono arrivare a un calcio di livello come quello italiano. Ma prima serve l’esperienza in Argentina”.

Shevchenko sogna la panchina rossonera. Sei stato un suo compagno: avrebbe le caratteristiche giuste?

“Ho conosciuto Shevchenko ed è un giocatore che ha molta personalità. Quasi sempre quello che fa tanti gol ha personalità, freddezza davanti la porta, sa leggere la giocata. Insomma, un allenatore in campo. Sheva ha le armi giuste ma dev’essere cosciente che avrebbe una grande responsabilità. Nel complesso lo vedrei molto bene”.

E tu? Sogni la carriera al Milan?

“Ti dirò: la mia carriera in Italia è partita dal Pisa e allora guardavo al Milan come un traguardo. Sono riuscito a centrarlo, alla fine. Adesso sta per iniziare una carriera da allenatore ed è ovvio che il Milan lo sogni, anche perché almeno i sogni non ce li possono togliere. Penso un passo alla volta, cercherò di crescere per arrivare lontano”.

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