Shevchenko: “Milan sempre nel mio cuore, è la mia casa. Riconoscente verso società e tifosi”

TENNIS-GBR-WIMBLEDON

Andryi Shevchenko, indimenticato campione della storia del Milan, è stato intervistato da Carlo Pellegatti nella trasmissione The Legend in onda su Mediaset Premium.

Sulle gare con Ajax e Inter nel 2003: “Con l’Ajax serata straordinaria, tante emozioni. C’era una voglia della squadra, un sentimento grande, come se si percepisse che eravamo pronti per vincere qualcosa di importante. Prima dell’Inter ci furono giorni di grande intensità, già una settimana prima si sentiva la tensione nostra e della gente”.

Sulla finale di Manchester:Al momento del rigore sapevo di dover controllare le emozioni, di dove avere la freddezza di controllare tutto. Mentre arrivavo al dischetto del rigore mi dicevo di non cambiare idea, i miei occhi erano lucidi, pieni di energia. Quando vinci la Champions League cambi il tuo destino”.

Su Ancelotti:Ho lavorato tanto con lui e mi ha dato tanto, ci sentiamo ancora e mi dà consigli. Ha portato qualcosa di diverso nel calcio, la sintonia nella squadra non solo come allenatore ma anche come “amico”. Era una persona che ti capiva”.

Su Kakà:Dal suo primo allenamento ho visto una grande intelligenza di gioco. E’ un ragazzo bravo e onesto”.

Su Inzaghi:Dicevano che non potevamo convivere, invece dovevamo solo adattarci. Tra noi c’è stato un grande affetto”.

Sul Pallone d’Oro:Era un sogno per me, avrei voluto tanto essere anche io nella storia. Aspettavo quel momento da sempre”.

Sullo scudetto del 2004:Un momento bellissimo, ricordo la gioia dei tifosi e della squadra, era da tanto che il Milan non vinceva lo scudetto”.

Su Istanbul:Ancora oggi non ci credo, ma sono momenti della vita. Il calcio mi ha dato tanto ma in quell’occasione mi ha anche tolto”.

Infine sul suo legame con il Milan:Il Milan sarà sempre nel mio cuore, qui è casa mia, sarò sempre riconoscente alla società e ai tifosi per tutto quello che ho vinto e per gli anni passati con questa maglia. Nella vita non si sa mai, ma quando torno qua mi sento a casa, sento l’affetto della gente ed è una cosa davvero speciale”.

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