Milan, 3-0 al Monza tra esperimenti e prove di rinascita

Cerci e Mexes (foto acmilan.com)
Cerci e Mexes (foto acmilan.com)

L’ultima volta che il Milan uscì vincitore da un’amichevole contro il Monza era nel luglio del 2014, quando le aspettative della squadra rossonera erano altissime. Segnarono tre giovani come Niang, Mastalli e Mastour, si pensava ad una rosa di talenti fatti in casa e Pippo Inzaghi aveva la fiducia di tifosi e società. Tutto finì in una bolla di sapone, dopo un’annata disastrosa. Ma oggi, dopo un altro 3-0 al Brianteo, il rischio è che la sorte porti il Milan verso un destino simile.

 

La Gazzetta dello Sport analizza il test match di ieri, che ha visto un buon Milan annullare le povere resistenze brianzole già nel primo tempo. In gol subito Luiz Adriano, poi Antonio Nocerino, entrambi serviti da un Andrea Poli davvero frizzante come terzino destro. Infine Alessio Cerci, anche lui tra i migliori in campo, ha chiuso i conti. Ma la vera novità è di stampo tattico: nella ripresa mister Sinisa Mihajlovic ha provato il 4-4-2, piazzando Cerci e Suso come esterni di centrocampo e un tandem offensivo composto da L.Adriano e il redivivo Boateng.

 

Prove dunque di rivoluzione tattica e strategica, anche se ieri mancavano ben 11 nazionali e quattro infortunati. Troppe assenze per pensare ad un Milan nuovo di zecca, visto che comunque nei primi 45′ Mihajlovic ha insistito sul suo amato ‘rombo’ avendo anche buone risposte. A fine gara si è letto in volti e parole del tecnico e di Adriano Galliani ancora quel pizzico di tensione che in casa rossonera ci si trascina dal ko bruciante con il Napoli. Ora testa al Torino e ad una rinascita che serve come il pane.

 

Redazione MilanLive.it

 

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