Kakà: “Le 5 partite che hanno cambiato la mia vita”

Ricardo Kakà
Ricardo Kakà (©Getty Images)

MILAN NEWS – Uno dei giocatori che i tifosi rossoneri hanno apprezzato negli ultimi 15 anni di storia è stato sicuramente Ricardo Kakà, ultimo Pallone d’Oro rossonero nel 2007.

Attualmente il fantasista brasiliano gioca per gli Orlando City in MLS, ancora per poco visto che ha annunciato il suo addio dal prossimo mese. Futuro dunque parecchio incerto, ma un passato tutto da ricordare. Intervistato da AS.com, Kakà ricorda le 5 partite che gli hanno cambiato la vita. Due ricordi sono legati al suo Brasile. Anzitutto la vittoria del Mondiale nel 2002: “Entrai a cinque minuti dalla fine, a malapena toccai il pallone. Ero vicino all’arbitro quando fischiò la fine. E’ stato uno dei migliori momenti della mia carriera, essere campione con il Brasile a soli 20 anni”.

Kakà, da grande professionista quale è sempre stato, sa bene che certe vittorie passano anche da atroci e deludenti sconfitte. Per questo ha voluto ricordare anche due partite perse, una con il Milan (Istanbul 2005) e una con il Brasile nel Mondiale 2006 contro la futura finalista Francia: “Ho scelto due partite che ho perso perché ho imparato molto da loro. Capii che nel calcio non puoi mai dare una partita per vinta. Ancora non so come fece il Liverpool a pareggiare in sei minuti. Nel 2006 il Brasile era incredibile, c’erano Cafù, Lucio, Roberto Carlos, Ronaldo, che aveva appena vinto la Champions League con il Barcellona, ma dall’altra parte c’era uno Zidane strepitoso”.

Passiamo infine agli ultimi due ricordi vincenti, entrambi con il Milan nel 2007, anno di grazia per il brasiliano coronato – come detto – con la conquista del Pallone d’Oro. I rossoneri di Carlo Ancelotti trionfarono ad Atene in finale di Champions League e a Yokohama nel Mondiale per Club: “Nel 2007 contro il Liverpool fu la rivincita. Stavamo vincendo 2-0 quando Kuyt segnò all’89’ e notai della tensione. Avremmo perso di nuovo? Per fortuna non fu così, il 2007 fu il miglior anno della mia carriera. Anche se sembra facile, il Mondiali per Club è duro e competitivo. Segnai un gol al 61′ e festeggiai con una T-shirt che la scritta ‘I belong to Jesus’ Fui nominato migliore in campo”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

Gestione cookie