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Milan, per Allegri non è fatal Verona. Serve una scossa, ma la società è assente

Verona non è stata fatale per Massimiliano Allegri. Dopo il brutto pareggio di domenica pomeriggio al Bentegodi, erano in molti ad aspettarsi l’esonero del tecnico livornese. Invece è rimasto sorprendentemente al suo posto.
Non sono bastati i soli 13 punti raccolti in 12 partite (frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte) per allontanare Allegri. Un allenatore che si è presentato a giocare contro l’ultima in classifica, il Chievo, con un modulo 4-4-1-1 che prevedeva Poli e Muntari (due mediani) impiegati nel ruolo di esterni di fascia. Dopo aver inventato Emanuelson trequartista, abbiamo potuto osservare anche questa nuova idea allegriana già sperimentata a Barcellona. Solo che contro i catalani poteva avere un senso, contro il Chievo no.
Allegri rimane dunque alla guida del Milan, non sappiamo se fino al termine della stagione o se nuovi eventuali risultati negativi potrebbero far partorire la decisione di congedarlo in anticipo.

Sul fronte societario si parla ormai solo della lotta interna tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Un conflitto che dovrebbe essere stato risolto da Silvio Berlusconi, promettendo alla figlia di affidarle il futuro del Milan dal prossimo CdA di aprile e a Galliani di impiegarlo in un’altra società del gruppo Fininvest. Molteplici sono i nomi che si fanno per il futuro organigramma dirigenziale rossonero (da Maldini a Pradè, da Albertini a Fanucci e così via), ma intanto nessuno si assume la responsabilità del ridimensionamento del Milan e del fallimento di questa stagione sportiva. La società sembra volersi estraniare da quanto sta succedendo ora, risultando praticamente assente. Servirebbe una scossa, ma probabilmente fa comodo tenere Allegri al suo posto in modo tale che le critiche vengano tutte indirizzate a lui e non alla errata politica societaria. Solo che non tutti sono così stolti da farsi distrarre e da dimenticare gli errori commessi da qualche anno a questa parte dalla dirigenza.

Matteo Bellan – www.milanlive.it

Scritto da
Matteo B.