Milan, il consiglio di Galli: “Servono degli osservatori che vadano anche in ostetricia, Galliani via? Faccio fatica a crederci”

Giovanni Galli

MILAN GALLI – “Credo che il terremoto della settimana scorsa sia stato abbastanza evidente e abbia lasciato degli strascichi. Credo che ci siano delle posizioni diverse, anche se non credo ci sia un grande contrasto. Nel senso che non si può disconoscere 28 anni di lavoro e successi, però credo che da parte dalla proprietà ci sia un’indicazione e una volontà di voler perseguire altre strade, cioè quelle di non aspettare in sede, come succedeva in passato, che i procuratori ti portino i giocatori, ma andare nelle cliniche di ostetricia, dove partoriscono i bambini e andare già a vederli o fermarli se possibile. Andare in giro per il mondo, perchè così succede così fanno tatni club nel mondo. Credo che anche il Mian si sia trovato a distanza di tre anni a dover cambiare radicalmente stategie: da avere i giocatoti più importanti del mondo a doverli cedere. E’ logico che non si possa fare tutto dalla sera alla mattina, credo che l’intervento di Barbara Berlusconi sia per dare un indirizzo nuovo. E’ giusto che sia così, la società da un indirizzo e i dirigenti e i tecnici devono seguire questa strada. Il Milan non farà fatica a farlo. Faccio fatica a vedere un Milan senza il dottor Galliani. E’ giusto però che la proprietà, che in questi anni ha investito sempre, che ha staccato degli assegni per coprire i bilanci e oggi questo non può più succedere, dia delle statergie. Galliani è bravo farà in modo di recepire il messaggio e strasformarlo in quello che lui è in grado di fare”. Questo il pensiero dell’ex Milan, Giovanni Galli, ai microfoni di Tmw.

La redazione di Milanlive.it

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