Monica Colombo, prestigiosa firma de Il Corriere della Sera e profonda conoscitrice dell’ambiente Milan, è stata intervistata da Tmw per analizzare la situazione in casa rossonera dopo le esternazioni di Barbara Berlusconi: “Chi è nell’ambiente sa che c’era il fuoco che covava sotto la cenere. Ha aspettato il momento di maggior crisi per fare delle precisazioni e per sottolineare delle cose che alla famiglia non vanno bene. Il giorno in cui non ci sarà più Galliani al timone ci sarà lei alla guida della gestione del club“.
Le accuse, o meglio le puntualizzazioni, sono importanti.
“Un conto sono le cose che sono uscite, uno il rapporto affettuoso e fraterno che c’è tra il presidente Berlusconi e Galliani che ha dovuto gestire un club che ha scelto di intraprendere la strada dei giovani e di non investire più come prima, puntando al pareggio di bilancio. Magari gli si imputa di aver preso Matri a 12 milioni, di aver Balotelli che non è nella ‘top ten’ del Presidente…“.
Balotelli uguale Raiola: nel mirino c’è un mercato fatto spesso con l’agente di Super Mario e con pochi osservatori…
“Nell’agenzia si fa riferimento ad un club che si è affidato ai procuratori. Prima Bronzetti, ora Raiola: è un po’ un difetto che si può imputare al Milan di questi tempi, che magari ha meno osservatori rispetto all’Udinese o altre, ma è anche vero che giocatori che cerca il Milan per anni sono stati campioni e non da far crescere per poi rivendere“.
Cambiamenti imminenti in vista?
“Se qualcosa succederà, c’è una data ovvero l’assemblea degli azionisti che è ad aprile: il mandato di Galliani scade e vediamo che succederà. Magari gli verrà proposto un ruolo depotenziato, ma per il rapporto ultratrentennale non credo che si lasceranno facendo volare gli stracci“.
Ultima: è stata un’uscita inesperta?
“Forse mal consigliata“.