MILAN BUCCHIONI BERLUSCONI – In un editoriale per Tmw, Enzo Bucchioni prova a ricostruire così la situazione in casa Milan con Berlusconi che potrebbe cedere in futuro parte della società ad eventuali acquirenti. Queste le parole del giornalista a riguardo: “La mossa di Moratti è stata seguita con grande interesse anche dal Milan e da Berlusconi in particolare. La situazione economica dei due club è molto simile, è vero che l’Inter ha un’esposizione più alta con le banche, ma sia Moratti che Berlusconi ogni anno sono costretti a immettere denaro fresco di famiglia per ripianare i conti appesantiti dagli ingaggi senza avere possibilità di investire ulteriormente per tenere le loro squadre ad alto livello. Un lento avvitarsi con un occhio al passato (come eravamo) e uno al futuro (sarà difficile tornare grandi). Moratti ha deciso di cedere per evitare che le banche intaccassero il suo patrimonio personale, ma anche nella speranza che Thohir investa e riporti l’Inter competitiva in tutto il mondo. Berlusconi sta pensando di fare altrettanto.
Nel passato offerte per il Milan sono arrivate, ma Berlusconi non ha mai pensato di vendere il club che è un pezzo di famiglia e di cuore. Però fare come ha fatto Moratti, cercare qualche magnate in grado di rilanciare il club rossonero e lasciare una fetta della gestione per sé e per le figlie, lo stuzzica molto. Ci pensa al punto che ha chiesto una valutazione globale del valore del società Milan compreso marchio e beni immobili (Milanello compreso). La valutazione è attorno al miliardo di euro e Berlusconi vorrebbe vendere non più del 49 per cento per garantirsi ancora il controllo. Il primo pensiero è andato e ai magnati russi del gas e del petrolio, ma il presidente russo ha spiegato che la Russia sta pensando a fare un grande mondiale nel 2018 e tutti i capitali destinati al calcio dovranno rimanere in patria. Dopo quella data se ne potrà parlare, prima no.
Risulta allora che operatori finanziari vicini al mondo Fininvest stiano sondando gli Emirati Arabi per trovare un altro Thohir disposto a mettersi in affari con Berlusconi e a rilanciare il Milan. Un brand come quello rossonero è sicuramente un pass partout importante anche in vista dei mondiali del 2012 che si terranno proprio negli Emirati paesi emergenti, ma calcisticamente bambini. Insomma i presupposti perché il Milan faccia più o meno la strada dell’Inter ci sono. E’ chiaro che l’operazione, essendo più onerosa, è più complessa e difficile, ma è altrettanto chiaro che il Milan non può più vivacchiare comprando giocatori di medio valore a parametro zero, puntando a riciclare vecchi campioni come Kakà. E Berlusconi non può più essere l’investitore del passato.
Dopo la sentenza Mondadori (ha pagato quasi 500 milioni) la botta è stata grossa e i figli più grandi (soprattutto Marina e Piersilvio) da tempo stanno cercando di convincere il padre a mollare il calcio o almeno a non investire più soldi che servono per le altre aziende di famiglia. Insomma una situazione che rischia di essere un , perché Berlusconi non può più vedere un Milan minore come questo e nello stesso tempo soffre perché non può rilanciarlo. Naturalmente non ci sono conferme ufficiali, ma il fatto stesso che non arrivino smentite è sintomatico.
Tra l’altro il Milan sta per lasciare la storica sede di via Turati messa in vendita per trasferirsi in un quartiere della Fiera, una sorta di villaggio rossonero, dal quale si spera di tirar fuori utili da ristoranti e museo rossonero. Insomma c’è da ingegnarsi e un socio forte farebbe davvero comodo.
Intanto, per cercare di tenersi a galla e rafforzare una squadra in netta difficoltà, è arrivata l’ufficialità del difensore francese Rami che però potrà giocare soltanto da gennaio. Sempre a gennaio arriverà Honda a parametro, ma non è detto che all’epoca trovi Allegri. La squadra sembra non rispondere più alle sollecitazioni, l’encefalogramma è piatto e le ultime partite hanno lasciato parecchia perplessità fino al ritiro anticipato di queste ore. Se il Milan dovesse continuare a stentare in campionato e con il Barcellona non dovesse trovare almeno il carattere, è già stato attivato Inzaghi che prenderà il posto di Allegri almeno fino a giugno. Una scossa serve e su questo sono tutti d’accordo“.
La redazione di milanlive.it