MILAN ROBINHO – Di seguito l’intervista integrale rilasciate da Robinho al Corriere dello Sport.
Robinho è tornato a sorridere.
«Sì, è vero. Sto bene, la mia forma è ormai quella ideale, sono felice perchè gioco a calcio. È poi è tornato mio fratello Ricky».
Robinho non si arrende mai. Contro il Barcellona si è battuto con grande coraggio…
«Questa è da sempre la mia mentalità. Deve essere una grande stagione per me e per il Milan. Farò il possibile per tornare in Nazionale e andare ai Mondiali».
Questo Milan dove può arrivare?
«Siamo in rimonta, mancano ancora molte partite, possiamo puntare allo Scudetto».
Il sogno di Robinho.
«Vincere la Champions League, non ci sono mai riuscito… Mi manca anche la Coppa del Mondo».
Il Milan in Champions sta avendo un rendimento regolare, tutto sommato positivo.
«Si tratta di una squadra che, come ha dimostrato nella sua storia, ha sempre avuto una grande vocazione internazionale».
Robinho si è esaltato proprio a San Siro contro il Barcellona.
«L’atmosfera era eccezionale, era impossibile non fare bene davanti a un pubblico come il nostro che ci ha sostenuto in quel modo».
Un gol fatto e uno sbagliato, clamorosamente. Cosa è successo?
«Questa domanda me l’hanno fatta davvero in tanti dopo la partita… In realtà credevo che ci fosse qualcuno a… rimorchio dietro di me così come era successo sabato scorso a Udine quando arrivò Niang ma tirò alto. Ero sicuro che questa volta ci fosse Kakà».
Come si fa a riconquistare la maglia verde-oro?
«Bisogna giocare tante partite e segnare molti gol».
Milan-Barcellona ha detto che Robinho in questo momento è meglio di Neymar.
«Non saprei, io penso solo a fare bene per me stesso e per la mia squadra. Sicuramente farò di tutto per andare ai Mondiali».
Neymar è già il nuovo Robinho?
«Non mi piace fare paragoni. Ognuno ha il suo stile. Comunque anche Neymar è un campione».
Martedì notte San Siro ha applaudito il grande gol di Robinho (il terzo stagionale) proprio contro Messi.
«È stato importante perché è arrivato in un momento speciale, fondamentale per il nostro futuro».
Come ci si sente indossando la maglia del «falso» 9?
«Sinceramente non sono abituato a giocare in quel ruolo, ma cerco sempre di aiutare la mia squadra, mi metto a disposizione».
Quindi la «saudade» per il Santos non c’è più?
«Ammetto di aver vissuto un lungo periodo pieno di dubbi. Io ho deciso di restare al Milan, da qui non mi muovo. Ho rinnovato il contratto per 3 anni proprio per questo».
Niente Santos, quindi..
«Quando gioco male una partita mi cercano, ma da qui non me ne vado, non mi manca niente. Ho trascorso un anno molto brutto quando avevo la testa… in Brasile. Mi sono anche infortunato. È strano, io non mi faccio mai male…».
Ma a Milano non c’è il mare…
«Ho parlato con la mia famiglia, tutti amiamo Milano, è una città belllissima. Sul ritorno al Santos ho messo una pietra sopra, almeno fino a quando avrò il contratto (scadenza 30 giugno 2015; ndi) con il Milan».
Adesso poi c’è anche Kakà…
«Siamo sempre stati amici dentro e fuori dal campo. Ci conosciamo da quando lui era nelle squadre giovanili del San Paolo e io in quelle del Santos».
Cosa vuol dire Kakà per il Milan?
«Rappresenta molto per noi, ha una qualità incredibile, è sempre un esempio, anche nella vita privata. Se sta bene fisicamente e torna com’era prima di andare al Real Madrid può rivincere il Pallone d’Oro».
Lo scorso gennaio Robinho aveva cenato, in piena notte, con Kakà a Milano… Sembrava fosse imminente il suo ritorno in maglia rossonera.
«Io e Ricky siamo stati sempre in contatto in questi anni, non ci siamo persi di vista. Io ho fatto il possibile per riportarlo al Milan. Sono contento che sia ancora qui con noi».
Fa sempre discutere Balotelli, proprio per i suoi atteggiamenti sbagliati…
«Deve stare sempre tranquillo. Quando sta bene di testa fa la differenza. Deve imparare a lasciare in pace gli arbitri».
Meglio Ibrahimovic o Balotelli?
«Ibra è straordinario, fisicamente è più forte, tecnicamente sono sullo stesso livello. Ma sappiamo che loro due sono capaci di fare sempre gol all’incrocio dei pali».
Rivorresti Zlatan al Milan?
«Sì, non sarebbe male: Ibra e Balo in avanti, io e Kakà insieme un pochino più dietro…».
Ma Balotelli è già sui livelli di grandi campioni?
«Sì, ha raggiunto un buon livello ma, come ho detto, deve arrabbiarsi meno con gli arbitri».
Super Mario è un fuoriclasse che può vincere le partite da solo?
«No, nessuno può vincere le partite giocando da solo. Diciamo che, se sta bene e fa il bravo in campo, può fare sicuramente la differenza».
Ma non ci sarebbero un po’ troppi attaccanti se tornasse anche Zlatan?
«Più ce ne sono e più ho spazio e possibilità di fare gol».
Basterebbe vincere la Champions per fare la felcità di Robinho?
«Non l’ho mai conquistata, vorrei tanto che fosse così. Con una squadra forte come il Milan nulla è precluso».
La redazione di Milanlive.it