MILAN TIFOSI POLEMICHE- Intervistato da MilanNews.it l’avvocato Cesare Di Cintio ha perlato della decisione di sospendere la sentenza contro la chiusura di San Siro.
Avvocato Di Cintio, Sospesa la sentenza contro la chiusura di San Siro. Di cosa si tratta?
“Si tratta di una coordinata di carattere istruttoria. La Corte di Giustizia Federale di fronte alle risultanze prodotte dal Milan ha la facoltà di sospendere il procedimento. Nel caso specifico la tipologia di insulto, secondo la prospettiva del Milan, non sarebbe così diffusa all’interno dello stadio ma sarebbe partita da un numero irrisorio di tifosi. Per il fatto che sia percepita da un solo collaboratore, poi, il procedimento viene sospeso e verrà aggiornato”.
Sembra una prassi inusuale
“In realtà non lo è. Già è successo in alcuni casi e me ne vengono in mente 2: il caso Novara-Irpef e il caso Mauri che riguarda la Lazio. Una prassi sempre più in voga, qualcuno ha malignato ma dal punto di vista procedurale è una facoltà che ha a corte che nelle regole.
C’è il rischio, come nei ricorsi in appello, che la sentenza poi sia pure peggiore di quella iniziale?
“Potenzialmente la corte ha la facoltà di aggravare le pene ma non credo che in questo caso specifico possa succedere. La norma in vigore lascia pochi spazi interpretativi. Se questa non dovesse cambiare nel prossimo consiglio federale ci sarebbe poco da fare. Se la norma cambiasse allora la situazione può prendere un’altra piega. È anche vero che il Milan può introdurre circostanze e chiedere attenuanti che cercano di attenuare l’effetto sanzionatorio. Ci troviamo davanti a un primo caso, un caso importante ma sarà al giurisprudenza a darci la risposta”.
In Europa una norma simile non c’è. Non si può ricorrere al diritto comunitario?
“C’è una legge che disciplina la materia e questo rimane nell’ambito dello sport. Si possono intentare cause e azioni, resta da vedere se sono ammissibili o meno. Partiamo dal presupposto che la sospensione è già un primo passo positivo, non essendoci un rigetto”.
Ipotizziamo che la norma non venga cambiata. A cosa può appellarsi il Milan?
“Una strada è tentare è l’applicazione dell’articolo 16 di Giustizia Sportiva circa le circostanze aggravanti e attenuanti. In caso di aggravante, nel caso specifico del Milan la recidività, si cerca un’attenuante che bilanci e nel caso specifico si può far leva sul fatto che il coro non sia partito dalla curva ma semplicemente da alcuni soggetti, in misura irrisoria”.