El+Shaarawy%3A+%26%238220%3BMio+padre+voleva+facessi+il+raccattapalle+del+Genoa%21+I+miei+idoli+sono+3%2C+ma+nel+calcio+di+oggi+la+star+%C3%A8+una+sola%26%238230%3B%26%238221%3B
milanliveit
/2013/09/30/el-shaarawy-mio-padre-voleva-facessi-il-raccattapalle-del-genoa-i-miei-idoli-sono-3-ma-nel-calcio-di-oggi-la-star-e-una-sola/amp/
Categorie: Milan News

El Shaarawy: “Mio padre voleva facessi il raccattapalle del Genoa! I miei idoli sono 3, ma nel calcio di oggi la star è una sola…”

MILAN EL SHAARAWY – Stephan El Shaarawy è stato protagonista di una bella intervista ai microfoni di FourFourTwo: ecco le sue principali dichiarazioni.

SULLE VOCI DI MERCATO“Rimpianti per non essermi trasferito in estate? Nessuno. Sono un tifoso del Milan e il Milan è la mia casa. Sono felice che Manchester City e Real Madrid mi abbiano cercato, ma voglio restare dove sono. Questa è una grande società che punta in alto e io mi sento parte del club. L’allenatore, i giocatori, i tifosi hanno sempre dato tutto il loro sostegno. E sono arrivato in nazionale grazie a quello che ho fatto con il Milan”.

SUI SUOI ESORDI“Ho cominciato molto giovane. I miei genitori sono grandi tifosi del Genoa. Mi portavano alle partite quando ero piccolo, probabilmente ho visto la mia prima partita in braccio a mia madre. Il sogno di mio padre era che facessi il raccattapalle per il Genoa; nessuno di noi avrebbe potuto immaginare che un giorno avrei giocato tra i professionisti”.

SUI SUOI IDOLI“Amo la passione del calcio, il brivido che sento quando segno un gol o la mia squadra vince. I miei giocatori preferiti? Ce ne sono così tanti. Kakà e Del Piero erano belli da vedere settimana dopo settimana, Francesco Totti è stato un altro dei miei grandi idoli. Pazzesco che adesso posso giocare contro di lui! Il miglior giocatore del mondo? Devo dire Neymar. Ho giocato contro di lui a Ginevra e con la palla faceva cose incredibili”.

SU BALOTELLI “Giocare con Balotelli? Lui è un grande, come giocatore e come persona. Penso che non venga capito. Mi piace giocare con lui, penso che siamo una bella coppia. Non penso proprio che aver smesso di segnare sia legato al suo arrivo al Milan. In realtà penso che mi faccia giocare meglio, essendo un grande giocatore lui stesso. Giochiamo bene insieme, ci passiamo la palla l’un l’altro. Penso che siamo una grande coppia d’attacco. Tra di noi stiamo bene, dentro e fuori dal campo, e penso che tutti lo vedranno in questa stagione”.

SULLA SUA ASCESA“Non avrei immaginato di essere un giocatore importante per il Milan e la nazionale così presto nella mia carriera. Pensavo ci sarebbe voluto di più. Non ho mai pensato che che così velocemente avrei giocato per una società così importante e segnato così tanti gol. Il mio primo gol in Champions League con lo Zenit San Pietroburgo è stato particolarmente bello. È stato un gol importante per il Milan: è arrivato quando più ce n’era bisogno. Sono riuscito a superare tre difensori prima di infilare la palla in rete, è stato uno dei miei gol più belli. E segnare il mio primo gol in nazionale nel 2012 contro una squadra come la Francia è stato grande per me, così come debuttare contro l’Inghilterra”.

SULLA NAZIONALE “La sconfitta con la Spagna in Confederations? Avremmo potuto fare meglio, ma la competizione è stato un grande test per i Mondiali. Sento che la nostra Coppa del Mondo sarà migliore. Se ho mai pensato di giocare per l’Egitto? No, sono italiano. Sono orgoglioso delle mie radici egiziane e là ho dei parenti, ma l’Italia è la mia casa. La presenza di Balotelli e Ogbonna? Dimostra che l’Italia è un paese che cambia ed è inclusivo. Ed è qualcosa che porta successo, basta guardare la Germania o la Francia. Il razzismo va combattuto, la gente che fa cori razzisti alle partite è ignorante, non ha cervello”.

SUL TIRO – “La precisione del tiro? Sono sempre stato un perfezionista. Uno dei miei hobby è il biliardo, un gioco dove devi essere molto preciso, dove ogni angolo è importante: penso di averla imparato da lì”.

SULLA CRESTA“I capelli? Mi fanno spesso questa domanda! Sono diversi e mi piace essere diverso. Tutto è cominciato per caso, davvero: volevo solo vedere quanto avrei potuto farli crescere”.

La redazione di Milanlive.it

Scritto da
Redazione2