MILAN BALOTELLI – La stangata era prevista: 3 giornate di squalifica per Mario Balotelli dopo l’espulsione rimediata al termine di Milan-Napoli.
Il Giudice sportivo Tosel ha così motivato la sua decisione: “Doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (una giornata); per avere, all’atto dell’espulsione, rivolto all’Arbitro espressioni ingiuriose ed intimidatorie (due giornate); infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale”.
Un episodio molto grave in un momento molto delicato per il Milan, che è alle prese con alcune assenze importanti per infortunio e con una classifica molto negativa in campionato. Si può capire la rabbia di Balotelli nell’essere continuamente bersagliato da falli da parte degli avversari, ma ciò non lo giustifica nel decidere di farsi giustizia da solo arrivando a muso duro con l’arbitro.
Sotto questo aspetto Balotelli dovrebbe crescere, perché diventare dei fuoriclasse significa anche questo e non solo fare goal. Dovrebbe prendere esempio da quei due giocatori che lui indica come gli unici che al mondo gli sono superiori: Messi e Cristiano Ronaldo. Gente che le prende ogni partita, ma che non si sogna di avere reazioni ‘alla Balotelli‘.
Sicuramente l’arbitro Banti durante Milan-Napoli ha commesso degli errori, non punendo in maniera adeguata alcuni interventi fallosi ai danni dell’attaccante rossonero, su tutti quello di Britos che era da espulsione, ma è dovere del giocatore evitare comportamenti come quello assunto ieri sera.
Adesso il Milan dovrà rinunciare a lui per le prossime tre partite, a meno che non venga accolto il ricorso del Milan, ed è sicuramente una perdita importante per una squadra che deve già fare a meno di De Sciglio, Montolivo, Kakà ed El Shaarawy.
Se Mario vuole diventare un campione completo è necessario che maturi. Il potenziale tecnico-fisico c’è tutto, ma deve andare di pari passo con una maturazione a livello mentale-comportamentale.
Matteo Bellan – wwww.milanlive.it