Milan News De Jong- Alessandra Bocci, giornalista de “La Gazzetta dello Sport“, è stata intervistata da SpazioMilan.it parlare delle vicende di casa rossonera:
Sei stata la prima ad informare tramite Twitter dell’infortunio al piede per Nigel De Jong. Quali sono le ultime?
“Il mio collega Marco Pasotto mi ha detto che ieri Nigel era molto arrabbiato perchè non riusciva nemmeno a mettere il piede a terra ed era costretto a camminare con le stampelle. Lo stesso medico rossonero aveva detto che la botta era stata molto forte. Credo che a Verona non verrà rischiato, anche perchè torna da un lungo infortunio e quindi si cercherà di recuperarlo al meglio per la sfida di ritorno. Di certo ieri sera la situazione, sia per lui che per Boateng, sembrava molto più grave di quella che poi è risultata“.
Del resto l’olandese è tornato molto bene in campo, dopo tanti mesi d’assenza…
“Sicuramente. Nella prima mezzora, quando il Milan se l’è vista brutta, lui praticamente da solo ha saputo contrastare il centrocampo del PSV. Anche in questa ottica è molto importante per il ritorno, dato che molti giocatori del PSV sono suoi compagni in Nazionale e quindi li conosce bene. A Verona sarà assente anche Muntari per squalifica, quindi il centrocampo sarà un pò in emergenza, ma la priorità è quella di recuperarlo per la sfida del ventotto a San Siro“.
Ieri debutto rossonero in Champions per Mario Balotelli. Gli è mancato solo il gol?
“Mario ha dimostrato di diventare piano piano il leader della squadra, quantomeno sotto il profilo delle prestazioni, visto che a livello caratteriale siamo ancora parecchio lontani. Ha fornito ottimi assist, ha colpito una traversa e ha trovato un’ottima intesa con i compagni, in particolare con El Shaarawy“.
In barba a chi li giudicava incompatibili…
“Ho sempre ritenuto che il calo del Faraone non si potesse assolutamente addebitare a Balotelli, quanto piuttosto ad una perdita di brillantezza patita nel girone di ritorno, dopo che in quello di andata è stato caricato di enormi responsabilità, guidando praticamente da solo il Milan. In aggiunta, i difensori avversari piano piano hanno cominciato a conoscerlo meglio e dunque a limitarlo, ma quest’anno l’ho visto ripartire veramente in grande spolvero“.
Con scelte tattiche ben chiare, mister Allegri ha voluto ribadire che il “suo” modulo è il 4-3-3?
“Allegri è molto bravo a dare ragione a tutti, ma alla fine decide sempre con la sua testa. Ha scelto questo modulo innanzitutto perchè è quello che permette ad ElShaa di rendere al meglio, e poi perchè, parlandoci chiaro, il Milan non ha trequartisti all’altezza in rosa, quindi attualmente il 4-3-1-2 è improponibile. Le cose potrebbero cambiare con l’arrivo di Honda, ed in questo caso dovrà essere El Shaarawy ad “aggiornare” il suo modo di giocare, svariando di più in attacco e non rimanendo sempre sulla sinistra, dove diventa più prevedibile“.
A proposito del mercato, i tifosi aspettano il “regalo” di fine sessione. Arriverà?
“Ne dubito fortemente, per vari motivi, a cominciare dalle vicende che riguardano il presidente Berlusconi e la sua famiglia. Tutto ciò lascia presagire che i rossoneri non siano intenzionati ad intervenire pesantemente sul mercato, a meno che Galliani non ci regali uno dei suoi colpi di teatro. Credo che l’unico innesto sarà quello di Honda, che, a meno di un “suicidio europeo” al ritorno col PSV, può praticamente definirsi un nuovo giocatore del Milan“.
Eppure i nomi di Sakho e Ljajic paiono essere sempre in auge…
“Credo poco alle voci che giungono dalla Francia sul difensore del PSG. Del resto in Danimarca danno per fatto Eriksen, in Spagna si è detto di un precontratto con Ljajic, ma soprattutto quest’ultima opzione mi sembra davvero impossibile da realizzarsi e il perchè è presto detto: i rapporti tra Milan e Fiorentina sono peggiorati rispetto agli scorsi anni, prima per l’affaire Montolivo, in seguito per la lotta Champions, e le parole di ieri di Della Valle lo testimoniano. L’unica possibilità per l’arrivo di Ljajic sarebbe che la Fiorentina accettasse l’offerta dei rossoneri, ma per quanto detto sopra mi sembra francamente impensabile. Altrimenti, il serbo dovrebbe rompere definitivamente con l’ambiente e la società viola, ma non mi sembra abbia la maturità per vivere un anno con tutta Firenze contro pur di aspettare il Milan, come del resto ha fatto Montolivo, che voleva, e ha ottenuto, solo ed esclusivamente il Diavolo“.