CALCIOMERCATO MILAN – Il ct della nazionale serba, Sinisa Mihajilovic, ha detto la sua su Ljajic intervistato da La Gazzetta dello Sport: “Galliani ha fiuto se riesce a prenderlo fa un affare. Adem lo conosco bene, con me ha cominciato a giocare con continuità. È cresciuto molto, adesso fa tanti gol, è completo e duttile. Sta diventando un grandissimo giocatore, io se fossi al posto della Fiorentina non me lo lascerei scappare. Ljajic vale un sacrificio economico: l’hanno fatto con Jovetic quando doveva rinnovare il contratto, possono farlo anche con lui. La sua non convocazione? Non ha niente a che vedere con il suo talento. Quando sono arrivato ho messo delle regole e ho fatto firmare a tutti un codice di comportamento, tra cui c’è l’obbligo di cantare l’inno. Può sembrare una sciocchezza, ma per me è importante. Io ho giocato in anni in cui il nostro inno veniva fischiato, adesso i miei giocatori applaudono quando c’è l’inno avversario e anche i nostri tifosi stanno imparando. Bisogna recuperare lo spirito d’appartenenza. Ma io non sono arrabbiato con lui: ci siamo parlati, Adem mi ha spiegato che non se la sente di cantare per motivi etnici e religiosi e io lo capisco, però resto fermo sulle mie posizioni. Lui una testa calda? Io lo conosco bene, non parla benissimo l’italiano, a Delio Rossi non ha detto niente di così offensivo. L’allenatore non avrebbe dovuto reagire così e credo che se ci fosse stato un altro al posto di Ljajic, per esempio Gamberini, non lo avrebbe fatto. Hanno sbagliato tutti e due ma Rossi di più”.
La redazione di Milanlive.it