Milan News Saponara- Intervistato da MilanNews.it, il dottor Roberto Civitarese, Mental Coach di Riccardo Saponara ha spiegato bene in cosa consiste il suo lavoro.
Chi è il Mental Coach?
“Un professionista che si occupa della sfera mentale e motivazionale dell’atleta. Un giocatore è impegnato in tre aree, quella fisica, tecnica e mentale-motivazione. Per le prime due ci sono preparatore atletico e allenatore, per la terza c’è il Mental Coach che ha un approccio one to one con il ragazzo”.
Come è nato il rapporto con Saponara?
“A gennaio 2010 giocava nella primavera dell’Empoli e aveva difficoltà a esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Si sentiva di non rendere al 100%, su suggerimento del padre venne l’idea e mi contattarono”.
Come lo hai aiutato in questi anni?
“Vedo Riccardo ogni 10-20 giorni mediamente, poi ovviamente quando c’è bisogno anche più volte alla settimana. Pochi giocatori lavorano con tanta serietà e professionalità. Lo incontro regolarmente durante queste sessioni di Coaching dove aiuto l’atleta. Il giocatore mi descrive la situazione che sta vivendo sotto i suoi punti di vista e la percezioni che ha, segnali e aspettative. In base a questo identifico un modello mentale, poi bisogna verificare se l’elaborazione mentale è funzionale al raggiungimento dell’obiettivo oppure se crea ostacoli, freni o blocchi. In base a questo do strumenti per lavorare, poi misuriamo i risultati”.
Riccardo ha più volte parlato di te, c’è un legame forte tra voi due?
“Mi cita praticamente sempre. Forse ha colto l’importanza del lavoro che ho fatto per lui e i risultati che ha raccolto in questi anni in termini di serenità. Si è reso conto che da allora quando ha iniziato ad oggi c’è stata una crescita importante, non ha mai avuto delle situazioni di crisi. Ovviamente ci sono stati dei momenti meno positivi ma affrontandoli li ha risolti immediatamente”.
Come sta vivendo questo primo periodo in rossonero?
“Con molta serenità. E’ consapevole che l’ha preso un club ambizioso, in cui storicamente ha prodotto risultati importanti. Sa che deve fare la sua parte, diciamo che la vive consapevolmente, sa esattamente che deve mettersi a disposizione cercando di migliorare costantemente. Sa di non essere arrivato come giocatore e ha molto da imparare ancora”.
L’infortunio probabilmente gli farà saltare i playoff di Champions, come la sta vivendo?
“Ha piena fiducia nello staff sanitario del Milan, si è affidato molto alla competenza e all’esperienza dei dottori di Milanello. Sa che è in buone mani. E’ chiaro che gli piacerebbe essere a disposizione, confrontarsi con i compagni. La maturità di un calciatore sta anche nell’accettare serenamente la situazione e cercare di migliorare. Ma non tutte le situazioni dipendono da noi”.
Qual è l’obiettivo di Riccardo in questa prima stagione al Milan?
“Non abbiamo ancora avuto modo di approfondire questo aspetto perché aspettiamo che torni in forma per misurarsi con i compagni. Credo però che l’obiettivo principale di Riccardo sia dare il massimo per ottenere il massimo. In modo più generico vuole avere la migliore stagione di sempre”.