Rivera ricorda la sua prima e ultima partita: “La maglia è troppo importante, chi la toglie dovrebbe essere multato”. E poi frecciatina a Berlusconi

MILAN RIVERA – “18 settembre 1960, debuttai in Coppa Italia proprio ad Alessandria. Ricordo ancora quando mi trovai con una maglia diversa su quel campo che conoscevo bene ma uno deve ragionare subito con la logica della maglia che ti mettono addosso. Per questo mi disturba quando oggi i calciatori se la tolgono. La maglia è troppo importante, i club li dovrebbero multare. Lazio-Milan del 13 maggio 1979? Allora non sapevo che sarebbe stata la mia ultima partita. Fosse rimasto Liedholm, avrei continuato a giocare. Invece arrivò Giacomini, era stato un mio compagno, ho avuto l’impressione di creargli dei problemi. Ho pensato più al Milan che a me stesso. Il rapporto con Berlusconi? O fai quello che dice lui oppure sei destinato a finire ai margini. Non c’erano le condizioni per collaborare. E poi all’epoca c’era il rischio che io un po’ di ombra gliela potessi fare”. Queste alcune delle interessanti dichiarazioni rilasciate da Gianni Rivera, bandiera del Milan, intervistato dal Corriere della Sera stamane.

La redazione di Milanlive.it

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