Milan, Allegri preferisce il 4-3-3: manca un vero trequartista per il 4-3-1-2

MILAN ALLEGRI – Dopo la famosa cena di Arcore di inizio giugno fu imposto a Massimiliano Allegri di tornare a giocare con le due punte ed il trequartista, dunque con il 4-3-1-2.
E’ inutile far finta che non sia andata così, in quanto il tecnico rossonero era riuscito a dare un equilibrio alla squadra con il 4-3-3 e pertanto non aveva senso tornare al vecchio modulo. Oltre tutto era stato Adriano Galliani nei mesi precedenti a dire che anche nel settore giovanile si sarebbe utilizzato il 4-3-3 per consentire ai giovani di integrarsi meglio in caso di futuro approdo in prima squadra.

Allegri in questo precampionato ha provato ad utilizzare il 4-3-1-2 ma ha avuto poche risposte positive perché non ha a disposizione un vero trequartista. L’unico, Saponara, è fuori per infortunio e ancora non si sa quando potrà rientrare. Boateng ed Emanuelson hanno dimostrato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, di essere del tutto inadeguati a ricoprire quella posizione.
Il mister ha spesso ripiegato sul 4-3-3 nel corso delle amichevoli (contro il San Paolo dal 1′) e la squadra ha mostrato di trovarsi maggiormente a proprio agio.

Senza l’acquisto di un giocatore che possa giostrare dietro due punte è difficile che Allegri, salvo imposizioni dall’alto, prosegua per la via tracciata nella cena di Arcore. Ed è logico che sia così, perché i moduli vanno schierati in base ai giocatori dei quali si dispone cercando di valorizzarli al meglio.

Matteo Bellan – www.milanlive.it

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