Mercato News Mangia Milan Saponara-Devis Mangia, ex tecnico dell’Under 21 è stato intervistato da Milan Channel: “Non so che tipo di lavoro stia svolgendo il Milan, ma immagino sia indirizzato al primo appuntamento importante della stagione, e il Milan ha sicuramente tutte le carte in regola per arrivarci nel migliore dei modi. Sapoara? L’ho visto bene, si è avvicinato bene al mondo Milan in generale, è un ragazzo intelligente e di qualità, ma il discorso va allargato perché il Milan sta dando dei segnali importanti: vedere tanti giovani aggregati è un bel segnale. Cristante e Petagna? Sono due ragazzi che pur essendo ancora dei ’95 nella mia testa nell’eventuale gruppo che, se non avessi lasciato la panchina, poteva aprire il ciclo successivo dell’Under 21, potevano anche rientrare, o essere osservati con attenzione. Honda? E’ un giocatore dalle qualità importanti, e il Milan ha dirigenti di spessore, che se decidono di avvicinarsi a un giocatore di quel tipo hanno valutato che è un giocatore da Milan. El Shaarawy? In Italia ci ricordiamo sempre delle ultime partite, ma se lui avesse distruibito quello che ha fatto all’inizio dell’anno fino alla fine della stagione, staremmo parlando in un altro modo. E’ normale che possa avere momenti di calo o di rendimento più basso, sono momenti naturali nel percorso di crescita di un ragazzo, ed essendo un ragazzo intelligente lo sa bene anche lui. De Sciglio ha avuto finora un percorso perfetto, è un ragazzo molto maturo ed equilibrato, per lui giocare Milan-Varese Primavera o Milan Barcellona è la stessa cosa come preparazione della gara. La politica del Milan è una politica corretta e molto importante, io non sono per i giovani in quanto tali, ma i giovani bravi devono riuscire ad avere un certo spazio e il Milan ha intrapreso una linea molto interessante. Balotelli ha fatto un percorso, ha un bagaglio di esperienze incredibile per un ragazzo della sua età e sono certo che lo metterà a frutto, non lo conosco direttamente ma sta facendo un percorso importante e sta ottenendo anche un certo riconoscimento del suo lavoro nel club in cui è arrivato”.