Mercato News Milan Seedorf- Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Clarence Seedorf ha dichiarato: “A chi mi ispiro da allenatore? Phil Jackson e tutti gli allenatori con cui ho avuto a che fare nel corso della mia carriera. Sono stato fortunato visto che ho potuto lavorare con i migliori tecnici degli ultimi venti anni. Gli allenatori di oggi? Non ho mai lavorato con Mourinho e Ferguson e mi piacerebbe sapere di più dei loro metodi. Apprezzo anche le idee calcistiche che stanno sviluppando Montella, Conte e Klopp. La mia idea di calcio è offensiva. “Non tradirò mai questa mia filosofia, ma si può essere offensivisti in modi differenti. Cercherò di insegnare “un calcio totale”. Un mix di possesso palla olandese, movimenti d’attacco spagnoli, qualità difensive italiane combinate alla mentalità orientata al risultato e creatività e velocità brasiliane. Il Botafogo? E’ sempre un piacere servire un gruppo da leader. Il Botafogo ha un gruppo stupendo e gran parte del merito va all’allenatore Oswaldo de Oliveira. Dopo anni di astinenza il Botafogo ha vinto Taca Rio, Taca Guanabara e campionato carioca. Sono cresciuto, sono sempre più desideroso di insegnare ai miei compagni la mia visione del calcio per aiutare la loro crescita e la loro carriera. I brasiliano più promettenti? Sicuramente Neymar. Ma anche Bernard dell’Atletico Mineiro. C’è generalmente anche una buona scuola di difensori. Il razzismo? Come possiamo combattere il razzismo nel calcio se in molti casi non si tratta di razzismo ma di ignoranza e di mancanza di rispetto verso gli altri? Nei casi di razzismo invece spetta alle autorità governative intervenire alla radice del problema. Il calcio può supportare le loro azioni mettendo a disposizione le voci dei personaggi del mondo del pallone. Il modello può essere la campagna “Respect Campaign” promossa dalla Fifa. Credo che non abbia portato grandi risultati dire solo “Stop al razzismo”, è tempo di cambiare strategia. Mandela?Mi ha insegnato che perdonare è la vera forza interiore”.