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Milan, Galliani: la figuraccia Tevez e quei ritornelli che poco piacciono ai tifosi

MILAN GALLIANI TEVEZ – Era il 10 giugno quando Adriano Galliani a bordo della Msc Fantasia per la Crociera rossonera rispondeva così in merito alla trattativa della Juventus per acquistare Tevez: “Carlitos non mi tradisce”, facendo intendere che l’arrivo dell’Apache al Milan fosse possibile, che non vi erano problemi di carattere economico (“L’ingaggio? Non ci sono problemi. Per venire da noi accetterà di guadagnare di meno“) e che non era necessario sacrificare El Shaarawy.
L’amministratore delegato rossonero aveva anche mostrato il cellulare con un messaggio che aveva come mittente Kia Joorabchian, agente dell’argentino, e per incontrarlo aveva interrotto la crociera precipitandosi a Milano il 13 giugno. Il giorno seguente c’è stata poi la conferenza stampa di addio di Massimo Ambrosini, ma per quella Galliani non ha trovato tempo…

Tevez da ieri è ufficialmente un giocatore della Juventus e nella sua prima conferenza stampa da giocatore bianconero ha dichiarato: “Voglio essere molto chiaro. Ho parlato con Galliani solo lo scorso anno, per due/tre volte nella mia vita, quando si valutava la possibilità di andare al Milan”.
Lo stesso giocatore ha asserito che la Juventus lo ha voluto più di tutti e Kia ha ribadito che Carlitos ha voluto fortemente questo trasferimento a Torino. A che gioco ha giocato Galliani?
Rimane il fatto che il Milan in tutta questa vicenda ha fatto una figuraccia. Se si fosse evitato di parlare a bordo di quella nave e nei giorni successivi sarebbe stato meglio.
I tifosi del Milan sono più arrabbiati per questa magra figura fatta dalla società rossonera che del fatto che Tevez sia andato alla Juventus. Anche perché l’approdo dell’Apache in bianconero tiene accesa la speranza che El Shaarawy rimanga al Milan.

Un’altra cosa che mal digeriscono i tifosi rossoneri sono certe affermazioni, diventate ormai dei ritornelli, fatte da Galliani di fronte a giornalisti spesso troppo compiacenti per contraddirlo.
Parlo ad esempio di statistiche che vengono spacciate per trofei (“Abbiamo fatto più punti di tutti negli ultimi tre anni” oppure “Abbiamo fatto più punti della Juventus nel 2013”) e dati relativi sui social network che poco interessano (“Siamo l’unico Club ad avere un sito in otto lingue e siamo primissimi su tutti i social network“).

Ma l’affermazione che fa più arrabbiare è la seguente: “La squadra è già competitiva per la prossima stagione”.
Essere competitivi vuol dire poter lottare per vincere e questo Milan non ci sembra attualmente in grado di poter lottate per trionfare in Italia ed in Europa.
Galliani non può prendere in giro in questo modo i tifosi, che sono ben consci che l’organico della squadra necessita di rinforzi importanti affinché la sia REALMENTE competitivo.
Il consiglio è: parlare di meno e fare di più. I supporter milanisti si meritano una società che parli chiaro e che non faccia teatrini in ogni sessione di mercato. C’è riconoscenza massima per le vittorie del passato, ma non per questo bisogna tacere di fronte a certe situazioni che poco fanno onore alla storia gloriosa del club rossonero. Lo stile Milan è in via di estinzione, purtroppo.

Matteo Bellan – www.milanlive.it

Scritto da
Matteo B.