MILAN ROBINHO BOATENG EL SHAARAWY – Il mercato del Milan sembra bloccato dalle mancate cessioni di Kevin Prince Boateng e di Robinho.
Il ghanese non ha richieste e al momento è difficile ipotizzare che un club accontenti le richieste dei rossoneri che vogliono circa 15 milioni di euro. Robinho è richiesto dal Santos, ma anche in questo caso il Milan chiede una cifra (10 milioni) che i brasiliani non voglio offrire (sono fermi a 6) per un giocatore che andrà in scadenza tra un anno e che è stato autore di una stagione assolutamente negativa.
Adriano Galliani attraverso queste cessioni e quelle di altri elementi in esubero spera (o sperava) di finanziare il mercato in entrata del Milan. Ma la situazione è più complicata di quanto ci si aspettasse, perché per i giocatori dati come sicuri partenti mancano offerte oppure quelle che ci sono non sono ritenute congrue.
La paura di tanti tifosi è quella di vedere sacrificato Stephan El Shaarawy. Il Faraone è l’unico giocatore, oltre all’intoccabile Mario Balotelli, ad avere una valutazione di mercato elevata e l’unico che potrebbe portare nelle casse rossonere una somma di denaro consistente. Ovviamente ci si augura che l’italo-egiziano rimanga al Milan, ma visto lo scenario attuale ci si può aspettare qualsiasi colpo di scena.
La società di via Turati ha più volte ribadito che dopo lo smantellamento lacrime e sangue della passata estate il bilancio era stato risanato e per il futuro non c’era da temere la cessione dei top players presenti nell’organico della squadra. Purtroppo la paura che un grande giocatore possa partire non è stata scongiurata e ciò è dovuto al fatto che non si riescono a vendere e fare cassa con gli altri giocatori ritenuti cedibili che però non hanno mercato anche a causa dei loro elevati ingaggi.
La speranza dei tifosi rossoneri, della maggior parte almeno, è quella di rivedere El Shaarawy indossare ancora la maglia del Milan e di vedere una squadra competitiva per la prossima stagione.
Il mercato termina il 2 settembre e tutto può succedere, ma ad oggi è difficile stare allegri.
Matteo Bellan – www.milanlive.it