MILAN AMBROSINI – Queste le dichiarazioni principali di Ambrosini durante la conferenza stampa di addio: “Il motivo per cui siamo qui lo sapete tutti: voelvo ringraziare tutti, sono emozionato eprchè non è facile. Ho aspettato qualche giorno prima di parlare per smaltire un po’ di amarezza. Voglio ringraziare tutti a partire dal presidente e da Galliani per 18 anni bellissimi, fino ad arrivare a quelli che non si vedono come tutti coloro che lavorano a Milanello. E poi naturalmente tutti i miei compagni di squadra che sono la cosa più bella di tutti questi anni. Non ho Facebook e Twitter, ma so di tutto l’affetto dei tifosi rossoneri e li ringrazio. Il Milan mi permesso di giocare in stadi mercavigliosi, di avere compagni di squadra magnifici ed essere capitano di una grande squadra come il Milan. Io mi sento ancora un giocatore, gli attestati di stima che sto ricevendo me lo stanno facendo capire ancora di più e quindi continuerò a fare il calciatore. La scelta della società? “Non tocca a me a dire se è giusta o sbagliata, non è una cosa scandalosa visto che ho 36 anni. Mi avrebbe fatto piacere magari se mi fosse stata comunicata con maggiore attenzione, però io sono qui ripeto per ringraziare e salutare tutte le persone che mi hanno permesso di essere un giocatore del Mila, a loro va il mio ultimo pensiero. Da quando è stata annunciata questa decisione, mi sono fermato per riordinare le idee. Mi sento di poter dare tanto ancora a questo sport. Berlusconi? Non l’ho ancora sentito, ma lo chiamerò nei prossimi giorni. Andrò anche in sede per salutare tutti. Il nuovo capitano? Non deve essere una cosa automatica in base all’anzianità. E’ una decisione che deve essere condivisa da squadra e società. Montolivo ha tutto per fare il capitano del Milan e lo ha dimostrato quest’anno., ma se la fascia fosse passata sul braccio di Abbiati o Bonera il Milan sarebbe stata in buone mani. L’importante è che sia una decisione condivisa da tutti. Se l’allenatore avesse voluto la volontà di trattenermi, magari avrebbe provato a convicnere la società. Penso sia stata una decisione condivisa da società e mister, ma la capisco. Allegri è arrivato in periodo del Milan in cui ha dovuto prendere tante decisioni difficili, come per esempio lo scorso anno. Non era in una posizione facile. Cosa succedeva se fosse cambiato l’allenatore? Non lo so… Momenti più belli e più brutti? “Istanbul è una partita che tutti vorrebbero rigiocare, mentre la prima coppa alzata da capitano, cioè la Supercoppa Europea contro il Siviglia, non si può dimenticare mai. Il mio futuro? Ora dovrò prendere nuove decisioni: prima dovevo decidere se accettare il rinnovo, ora invece dovrò valutare le offerte che mi arriveranno. Fiorentina? E’ una grandissima società allenata da un grande allenatore e con un grande progetto. Se lo si facesso avanti, sentirei la loro proposta”.
La redazione di Milanlive.it