CALCIO THURAM MLAN BALOTELLI BOATENG RAZZISMO CORI BUU / Lilian Thuram, in occasione della presentazione del suo libro “Le mie stelle nere”, è stato intervistato ai microfoni del Corriere dello Sport ed ha parlato anche della questione razzismo made in Italy. Non è certo la prima volta che il calciatore manifesta il proprio appoggio nei confronti di quanti subiscono cori razzisti: aveva infatti manifestato la propria solidarietà ed il proprio sostegno a Mario Balotelli. Il giocatore ex Juventus ha voluto dire la sua sull’ultimo episodio avvenuto in campionato con gli ululati razzisti che hanno costretto l’arbitro di Milan e Roma a sospendere la partita per qualche minuto: “I pregiudizi vengono da idee radicate nella nostra cultura. In questo libro cerco di spiegare che i neri non sono soltanto gli schiavi dell’antichità ma sono anche medici, scienziati o filosofi. La storia è piena di questi personaggi. Io racconto la loro storia per far riflettere la gente e smuoverla dalle credenze culturali simili al sessismo o all’omofobia Per secoli hanno spiegato che l’uomo era superiore alla donna e che il bianco era superiore al nero. E’ una costruzione storica, intellettuale e politica. Il razzismo non è una cosa naturale: un bambino non nasce razzista. La mia non è una lotta contro il razzismo ma un modo per educare.” Ed ecco cosa, secondo lui si potrebbe fare in Italia: “Sta cambiando qualcosa. L’arbitro ha sospeso la partita Milan-Roma: è una novità. Non sono le persone che subiscono la discriminazione a dover cambiare le cose, ma i compagni di squadra. Se d’ora in poi gli arbitri sospenderanno le gare le cose cambieranno velocemente perché crei un precedente ed altri direttori di gara avranno il coraggio di fare la stessa cosa.”
Fabio Alberti – www.milanlive.it