Massimo Oddo, Mario Balotelli ha trasformato l’ennesimo calcio di rigore. Siamo a 17 su 17
“Un dato statistico incredibile. Io mi sono fermato a 14 si seguito. Ricordo che iniziai a Verona e ne sbagliai due, poi diventai infallibile e ne trasformai 14 consecutivi, prima che Chimenti mi parasse il quindicesimo”.
“Se andate a vedere le esecuzioni mie e di Balotelli sono molto simili. Lui guarda il portiere fino all’ultimo, rallenta la corsa guardando la direzione in cui si muovono le gambe del portiere e tira. Io facevo passi brevi poi allungavo, nel frattempo in quell’attimo vedevo il movimento delle gambe del portiere e calciavo. In questo modo il portiere non ci arriva”.
Una tecnica non così semplice
Ci sono però portieri che aspettano l’ultimissimo istante per muoversi
“Anche lì a quel punto devi essere veloce di testa, scegliere comunque un angolo e calciare. Alcuni portieri, capito il meccanismo, non ti fanno capire nulla. Ad esempio tra i portieri Sorrentino è bravissimo a stare fermo fino all’ultimo”.
Per alcuni giocatori l’ideale invece è la conclusione di potenza, imparabile
“Anche tanti allenatori, specie quelli che hanno paura, invitano a tirare una botta. Ma il vero rigorista è quello che, come Balotelli, ha quelle qualità che ho elencato. E se vedi i portieri sono quasi sempre spiazzati, perché lui sceglie all’ultimo, vede il portiere ed è freddo nello scegliere la direzione. E poi tirando una botta non è detto che segni, perché devi sempre trovare l’incrocio. Ma può capitare che carichi troppo e spari alto”.