CALCIOMERCATO MILAN BROCCHI / L’ex centrocampista rossonero Cristian Brocchi, intervenendo ai microfoni di Milan Channel, durante il focus di lunedì, ha parlato della sua nuova avventura da allenatore.
“Ho chiuso una carriera veramente bella per me. Sono stati anni indimenticabili. Quando dai l’addio è normale pensare a ogni singolo successo. Il Milan è stato ed è per me un qualcosa di davvero importante. Le due semifinali prima di Manchester? In quelle occasioni le emozioni che provi sono talmente forti che fai fatica a dimenticarle. Mi ricordo come le preparavamo, la voglia che avevamo di arrivare alla partita, la tensione incredibile che c’era in quei giorni e la voglia sopratutto che avevamo di vincere”.
“Il mio addio al calcio giocato è dovuto purtroppo a un fatto prettamente fisico – ha spiegato l’ex -. Dall’anno scorso quando ho subito un infortunio non sono più riuscito a venirne fuori. Ho subito un infortunio in una zona del piede che è un punto di appoggio. Questo non mi ha permesso più di allenarmi nei movimenti, che per i giocatori sono indispensabili. Dopo mesi di cure ho provato a rientrare ma purtroppo non sono mai riuscito a risolvere il problema. Alla fine ho dovuto per forza mollare. Sarei andato avanti volentieri perchè sono nato con il calcio…”
“Un mio ritorno al Milan? C’è questa possibilità. Nei prossimi giorni parleremo in maniera più dettagliata con la società. Per me è un onore aver potuto ricevere dal Dottor Galliani un attestato di stima e una fiducia come quella che mi è stata data. Io come ho sempre detto ero riconoscente al Milan prima, lo sono adesso e lo sarò sempre. Diciassette anni di Milan tra Settore Giovanile e Prima Squadra non si cancellano”.
“Cosa insegnerò ai giovani? Il valore, che diventare giocatori non vuol dire solo soldi e bella vita. Per diventare calciatori bisogna mettere in campo tantissime qualità, e per diventare calciatori di un determinato livello è impossibile non averle. Io ho avuto la fortuna di giocare al fianco di grandissimi campioni che all’interno dello spogliatoio erano prima di tutto persone umili. Non ho mai avuto compagni che non mi hanno insegnato qualcosa. Io porterò ai ragazzi la mia esperienza per far capire loro quanto è importante e bello diventare uomini e poter conseguire degli obiettivi”.
Fabio Alberti – www.milanlive.it