MILAN ABATE – Ignazio Abate protagonista di una bell’intervista su Forza Milan. Ecco le sue dichiarazioni principali.
SULLA STAGIONE – “La stagione è positiva. Tutti ci davano per morti all’inizio, dopo un cambiamento totale in estate. Però dopo lo sbandamento iniziale ci siamo rimessi in pista e siamo cresciuti. Butterei solo le prime otto giornate, poi per il resto dell’annata posso solo fare commenti positivi. C’è stato un cambio generazionale completo, questo ci ha un po’ frenato all’inizio. La partenza di tanti campioni ci ha responsabilizzati. E’ stato così per tutto il gruppo. Sapevamo che sarebbe stato difficile, che senza importanti punti di riferimento nello spogliatoio avremmo avuto qualche problema. Ma credo che si stia formando un bel gruppo, giovane, con uno zoccolo duro italiano e qualche elemento più esperto come Montolivo e Pazzini. Chi meglio di un giocatore italiano può sentire il senso di appartenenza e la forza che dà la storia gloriosa di questa società?”.
DISTANZA DALLA JUVE – “Juve su un altro pianeta? No. La Juventus è la più forte in Italia e lo ha dimostrato, ma i numeri non ci danno così lontani da loro, dalla 9^ giornata in poi siamo andati più o meno al loro passo. Se avremo fame, cattiveria e ambizione, l’anno prossimo potremo competere per lo Scudetto”.
SUL NUOVO MILAN – “Se mi piace questo Milan giovane? Mi piacciono tutti tranne De Sciglio (ride; il terzino rossonero è lì al suo fianco, ndr). La società e l’allenatore hanno avuto coraggio a puntare su giovani di qualità, non è scontato trovare ragazzi bravi ma allo stesso tempo già pronti per essere protagonisti in una grande squadra. Il Milan ha avuto l’abilità di scovarli e lanciarli ad alto livello. Chi mi ha colpito di più? Sicuramente Mattia. Quest’anno c’è stato il suo vero debutto in prima squadra e lo ha fatto subito da protagonista. El Shaarawy non è una sorpresa, aveva fatto vedere dei numeri già l’anno scorso, quando non era ancora titolare. Balotelli lo conosco fin dalle nazionali giovanili: è un buono, un ragazzo positivo, un professionista serio; ha realizzato il suo sogno di giocare nel Milan e si sente responsabile come tutti per il raggiungimento della qualificazione alla Champions League e per la creazione di basi solide per un futuro importante”.
SULL’OFFERTA DELLO ZENIT – “Quando mi hanno comunicato l’offerta dello Zenit, il dottor Galliani non si è posto minimamente il problema e mi ha chiesto di rimanere. Lui del resto mi ha voluto al Milan e non ha mai pensato di vendere il mio cartellino, già nell’anno dello Scudetto rifiutò il mio trasferimento alla Fiorentina”.
La redazione di Milanlive.it