MILAN SQUALIFICA STADIO- Intervistato da SpazioMilan.it, Paolo Casarin, ex arbitro e designatore, ha commento le decisione del giudice sportivo post Juventus-Milan: “Provvedimenti pesantissimi“.
Casarin, partiamo da Mexes: c’era da aspettarselo?
“Mi pare abbastanza normale. La televisione ha mostrato con chiarezza il gesto del francese”.
Un intervento da quattro giornate si squalifica?
“Sono tre per la prova tv e una per l’espulsione decretata per somma di ammonizioni su altri due episodi. La decisione mi sembra coerente, presa sulla base di un episodio che non viene valutato per la violenza quanto per la sua intenzionalità”.
In che senso?
“Non si valuta la violenza in base ai punti di sutura, conta il gesto”.
E San Siro a porte chiuse contro l’Udinese?
“Mi sembrano provvedimenti pesantissimi, destinati a far discutere e creare un precedente. Da qui in poi rischieremo di trovarci con uno stadio chiuso ogni settimana”.
Il Milan ha annunciato ricorso facendo intendere che non ci sono spiegazioni riguardo alla decisione di Tosel…
“Mi sembra che i cori siano stati registrati da collaboratori della Procura Federale, quindi esulano dall’arbitraggio. Bisogna capire cosa sia stato scritto nel referto”.
La tolleranza zero verso i cori è una svolta epocale, ma ha le gambe per stare in piedi?
“C’è una stortura di fondo perchè qui basta un gruppo limitato di tifosi, in grado di farsi sentire meglio di altri, a mettere a rischio squalifica uno stadio. Ogni legge ha un’attenuante e qui ci vuole un po’ di serenità per approfondire la materia da parte degli addetti ai lavori”.