Calciomercato Milan, Zapata sul proprio futuro: essere in prestito non mi faceva stare tranquillo ma…

News Mercato Zapata Milan Mercato- Cristian Zapata, intervistato daTuttosport, ha parlato della propria situazione in squadra: “Essere in prestito con diritto di riscatto non fa un bell’effetto. All’inizio non mi piaceva, non ti senti tranquillo. Credo che il mio difficile avvio di stagione sia dipeso anche da questa formula di acquisto che non mi ha mai convinto. Già la retrocessione con il Villarreal mi aveva tolto un po’ di fiducia in me stesso. Poi il prestito… Ma quando ho capito di essere in una grande squadra e che tutti avevamo l’obiettivo di fare bene, ho ripreso confidenza. Ho fatto vedere chi era davvero Zapata. E adesso credo di aver passato l’esame. A Firenze abbiamo buttato via la vittoria, mentre con il Napoli il pareggio ci poteva stare. La rabbia per l’occasione gettata c’è stata. Ma adesso siamo ancora lì, l’obiettivo non è cambiato. Tutto è ancora in gioco, dobbiamo puntare al secondo posto e in questo modo metteremo automaticamente al sicuro almeno il terzo. Juventus? Sarà una partita molto tecnica e molto fisica. Giocano a pallone come nessun altro in Italia, ma anche noi sappiamo avere possesso e giocare palla a terra. Mi aspetto una sfida tosta, in tutti i sensi. La Juventus lotta su ogni pallone, va sempre a mille. Quando gioca ad alta intensità, diventa un avversario terribile. Ma il Bayern ci ha insegnato che tenendo molto palla, giocando con personalità, il modo per batterla esiste. Ecco, la chiave del match, da parte nostra, sarà la personalità: dovremo essere in grado di fare e non solo di subire. I miei connazionali Muriel, Cuadrado e Quintero sono pronti per una grandissima squadra, anche il Milan. Farebbero il definitivo salto di qualità. Vergara? Non l’ho mai visto giocare. Però me ne hanno parlato in molti: mi dicono che sia fortissimo fisicamente, molto bravo nell’uno contro uno. E che sia adatto al campionato italiano.El Shaarawy? Lui sta bene, è sereno e ha una gran voglia di tornare ad essere decisivo. Davanti ad un’esclusione, capisci che c’è qualcosa che non va: per questo può essere stato importante restare in panchina contro il Napoli. Servirà a lui, ma servirà anche a tutti noi. Balotelli? E’ sempre sotto tiro. Soffre davvero, Mario. Finora è stato bravo a non reagire, ma capisco quanto sia dura. Razzismo? Solo negli stadi, fuori no. Però bisogna tenere duro, essere forti. C’è gente che non capisce niente e quindi forse è meglio lasciar stare. Capisco però che se capita sempre a te, se fischiano e fanno i buu sempre a te, allora non sia facile da accettare”.


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