MILAN SAPONARA – Di seguito l’intervista del rossonero Riccardo Saponara, intervistato da La Gazzetta dello Sport.
Kakà o El Sharaawy?
«Come?»
Ma sì, chi sono i suoi modelli?
«Kakà, naturalmente: mi chiamo come lui, l’anno scorso avevo il 22 poi ho cambiato e scelto l’8».
E perché?
«Per dare un segnale di discontinuità, di rinnovamento, volevo camminare con le mie gambe, senza etichette».
Un consiglio del suo mental coach?
«No, l’ho deciso io».
Come s’immagina il Milan?
«Per quello che ho potuto capire quando sono stato un paio di volte a Milanello, mi sembra una grande famiglia. De Sciglio ed El Shaarawy mi hanno spiegato un po’ di cose, spero di non avere problemi di ambientamento. Dovrò fare in fretta, non ci sarà molto tempo per aspettarmi».
Trequartista o esterno?
«A me piace giocare dietro i due attaccanti, ma anche cercare l’uno contro uno e poi tirare».
Gol o assist?
«Non ho preferenze: mi entusiasma allo stesso modo segnare e far segnare».
Dove giocherà nel Milan?
«Questo è l’ultimo dei problemi. Ovviamente, dovrò adattarmi».
La redazione di Milanlive.it